"Sdoganata sul palco grande di Identità Milano già l'anno scorso (...), nel corso di 365 giorni – grazie anche al lavorio sempre meno silenzioso e più attento dei pizzaioli del Belpaese - è diventata tra le protagoniste indiscusse degli eventi più hot del mondo gastronomico italiano. Reinterpretata in chiave gourmet e molecolare da chef e pasticceri, con siti e blog dedicati, quest'anno si aggiudica pure una session dedicata del congresso, Identità di Pizza".
Scartabellando - si far per dire: eravamo già in epoca web - tra i vecchi articoli sul sito di Identità Golose, abbiamo trovato questo pezzo intitolato 2012, odissea nella pizza, firmato dalla nostra Luciana Squadrilli, che annunciava per il successivo 6 febbraio la prima edizione "ufficiale" di Identità di Pizza, la sezione del congresso divenuta, da quel momento, appuntamento fisso.
V'era stata una specie di anteprima l'anno precedente, nel 2011 dunque, come scriveva Luciana: tre pizzaioli, tra i quali due che sarebbero sempre più diventati i portabandiera delle rispettive scuole, Gino Sorbillo e Simone Padoan.
Nel 2012 invece già ben nove protagonisti: Beniamino Bilali, Franco Pepe, Giuseppe Giordano, Massimo Gatti, Roberto Pongolini, Corrado Assenza, Enzo Coccia, l'inglese Jon Pollard e di nuovo Simone Padoan.
Già da allora, insomma, emergevano chiaramente alcune caratteristiche che si sono confermate di anno in anno: Identità di Pizza non come celebrazione di quello che è, ma come stimolo a quello che sarà, in una miscela esplosivamente fertile di pizzaioli innovatori, chef e/o pensatori loro complici, ospiti stranieri in grado di fornire punti di vista diversi, scuole (di pensiero, di tecniche) differenti, ma tutte accomunate da un preciso obiettivo. Ossia portare la pizza nella modernità, valorizzarla tracciandone un profilo preciso. È stata, in breve, la genesi della pizza contemporanea...
Carlo Passera
fonte: https://www.identitagolose.it/news/?id=159
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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