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I nostri Oscar della pizza 2016


Il 2016 è stato senz’altro l’anno in cui abbiamo mangiato più pizze in assoluto, visto che lo abbiamo passato in buona parte in giro per pizzerie, per presentare il libro La Buona Pizza.


Per assaggiare sempre nuove pizze (e affini), in Italia e anche all’estero, da raccontare sul nostro blog pizzaontheroad.eu e su Identità Golose.
Ecco una selezione – tra le tantissime che abbiamo mangiato, quasi sempre di livello eccellente – di quelle che ci hanno colpito o sorpreso di più, in ordine casuale. Le rimangeremmo tutte più che volentieri!

1) La pizza in teglia farcita con crema di topinambur, soppressata (coppa di testa, quella buonissima made in Toscana di Renieri) e scorza di limone di Graziano Monogrammi, La Divina Pizza a Firenze.

2) Una passeggiata al ghetto, pizza tonda con alici affumicate, scarola riccia, pomodorini e panko di Pier Daniele Seu al Gazometro38, presentata al concorso PizzaChef Emergente 2016: un omaggio a Roma, e un divertente (e saporito) ricordo di sapori dell’infanzia all’epoca poco graditi ma che crescendo sono diventati tra i preferiti del pizzaiolo.

3) La Margherita Romanesca con pomodoro, “mozzarella” di pecora, pecorino romano e menta di Stefano Callegari e Valerio Piccirilli da Sbanco a Roma. Gusto semplice ma sapori super, non sempre per sbalordire si deve cercare l’esagerazione.

4) La pizza a 4 mani con Davide Del Duca di Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta, presentata a Vinoforum: Pizza Contaminata con mozzarella di bufala, pomodori del piennolo e pomodorini gialli, filetti di sgombro marinato, ciliegie, foglie di melissa e polvere di alga Wakame.

5) La pizza Vegetariana d’Autunno di ‘O Fiore Mio a Faenza, sia in versione tonda che “da strada” (a Bologna) con fiordilatte, zucca e altri ortaggi di stagione che cambiano a seconda di quello che offre il mercato.

6) La pizza con crema di zucchine, dadolata di pomodoro e gamberi crudi di Massimo Giovannini all’Apogeo di Pietrasanta: base soffice e croccante, ingredienti in equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità.

7) La pizza in teglia con pancetta porchettata e ricotta della Garfagnana di Andrea Morini della pizzeria Da Cecio, con lo strepitoso impasto di Gabriele Bonci (coadiuvato dal giovane pizzaiolo langarolo Stefano Vola) in esclusiva per il Salone del Gusto 2016 di Torino.

8) La pizza con burrata, alici, nocciole e timo di Enrico Cappuccini e Carmine Piano, alias PizzeVaganti, assaggiata a Fregene al chiosco estivo di Remigio alla Baia.

9) La Pizza del territorio (in edizione limitata) di Franco Pepe fatta solo con prodotti dell’Alto Casertano: farina di Grano Nostrum, pomodoro riccio, mozzarella di bufala, olio evo di varietà caiazzana e origano del Matese. E dal 2017 molte saranno le novità su questa pizza.

10) La pizza maritata di Angelo Rumolo da Grotto Pizzeria Castello a Caggiano, con mix di verdure selvatiche di stagione, stracciata vaccina, salsiccia caggianese sgrassata e mela annurca. Riuscitissima “dedica” a un territorio – quello del Cilento più interno – povero ma affascinante.

11) La Pizza Crocché con fiordilatte dei monti Lattari e crocché di patate di Peppe Guida: una squisita pizza a 4 mani con Giancarlo Casa alla Gatta Mangiona in una serata di pizza&cucina.

12) La pizza “da compartir” di Madre a Roma, in particolare l’Affumicata con provola affumicata, patate e chorizo.

13) La pizza fritta di Ciro Oliva da Concettina ai Tre Santi con ricotta, pepe e scorza di limone. Semplice e indimenticabile.

14) La pizza alla pala – versione basic della Margherita con pomodorini freschi e mozzarella di bufala a crudo – di Ribalta a New York, il locale di Rosario Procino e Pasquale Cozzolino a due passi da Union Square.

15) La Pizz’a Selva del Foro dei Baroni a Puglianello (Benevento) con asparagi, fiordilatte, lonzardo, provolone del Monaco e menta. Non solo la cucina di Raffaele D’Addio ma anche un’ottima pizza!

16) Il Doppio Crunch con crema di senape di Dijon e caprottino della Lessinia (formaggio di capra realizzato nella bellissima zona delle Prealpi che si trova in provincia di Verona e, in parte, anche in quelle di Vicenza e di Trento), tartare di GrassFed (da carne di animali allevati solo al pascolo) e olio extravergine delle colline di Mezzane di Renato Bosco, proposto a Vinitaly per l’appuntamento Pizza&Chiaretto.

17) La ‘mpustarella con crema di zucca, provola, funghi di stagione e salsiccia di bufalo di Enzo Coccia ed Eduardo Ore da ‘O Sfizio d’’a Notizia a Napoli: piu’ che una pizza è un panino ma la fragranza e leggerezza senza precedenti e la bontà del condimento ce la fanno inserire di diritto negli assaggi top del 2016.

18) La Pizza Lucana di Salvatore Gatta al Fandango di Lavello (Potenza), che racconta un’intera regione sul disco di pasta: pomodorini del piennolo, mozzarella di bufala prodotta in Basilicata, olive infornate di Ferrandina, caciocavallo podolico, zafrano (come viene chiamata localmente la preziosa polvere rossa che si ottiene dai peperoni di Senise essiccati) e pesto di basilico e noci.

19) La Civico 40, una delle sontuose pizze “gourmet” di Marzia Buzzanca da Percorsi di Gusto a L’Aquila  con carne di maialino, mele cotte, insalata e gelatina di birra.

20) La pizza Gusto Autentico della nuova pizzeria Gusto Madre di Alba (Cn) una pizza senza lievito, 100% farro integrale e bianco con fermentazione spontanea con il pomodoro pelato dell’Agro Nocerino Sarnese dop, tonnetto del Mar Ionio, foglia di cappero e pomodori secchi di Pantelleria.

Tania Mauri e Luciana Squadrilli
fonte: 
http://www.identitagolose.it/sito/it/209/16043/mondo-pizza/i-nostri-oscar-della-pizza-2016.html

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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