Una due giorni intensa, il 19 e 20 febbraio, all’interno dell’antico molino familiare a Vighizzolo D’Este, in provincia di Padova. Un simposio che è ormai diventato uno dei punti di riferimento per il settore, con l’obiettivo di tenerlo aggiornato sulle ultime tendenze della pasticceria nei mercati di interesse. Ma soprattutto in linea con quelli che sono gli obiettivi di Petra: raccontare la pasticceria in modo diverso dal solito, puntando su una tradizione che deve obbligatoriamente viaggiare verso la contemporaneità. E questo è un dato oggettivo da cui partire, in un mercato che ha bisogno di scommettere sulle nuove generazioni e sui nuovi metodi di produzione.
L’agenda è ricca di spunti e il tema principale di quest’anno sarà “Tradizione e intelligenza artificiale”. Un dibattito che punta a far riflettere su come l’intelligenza artificiale stia prendendo sempre più piede nelle attività di pasticceria e ristorazione. I tradizionalisti e gli innovatori sono pronti ad affrontarsi, ma nel mezzo c’è un elemento nuovo, che è appunto l’intelligenza artificiale.
L’AI può diventare lo strumento segreto per migliorare le attività quotidiane, a patto di bilanciare e interpretare la tradizione con le esigenze dei consumatori di oggi. La ricerca dell’equilibrio diventa quindi la vera sfida del futuro, che deve essere in grado di sfruttare le nuove tecnologie, senza perdere in animo e in identità.
«Il simposio è pensato con un format esclusivo di lavoro a squadre, che stimola il dibattito tra i partecipanti e crea opportunità concrete di crescita professionale, sia sul piano tecnico, sia su quello del marketing» ha dichiarato Piero Gabrieli, direttore marketing di Petra®. Un po’ come avviene in tutti gli eventi che l’azienda realizza, come ad esempio Pizza Up, che coinvolge da anni gli operatori del settore pizza e la cui ultima edizione si è svolta a Milano lo scorso ottobre.
Oltre alle attività di natura tecnica, come gli impasti, le farce, le ricette e i pairing con le bevande, ci saranno anche laboratori sul marketing e sulla gestione aziendale, accompagnati da spunti sulle le tecniche di produzione sostenibili dal punto di vista economico, l’attenzione alla filiera degli ingredienti, l’apertura alla cucina e al mondo dei vegetali, il rapporto tra tradizione e intelligenza artificiale, l’analisi dei nuovi comportamenti dei consumatori e tecniche di comunicazione social per promuovere la pasticceria.
Tanti i relatori assoldati per portare esperienza, punti di vista e angoli di riflessione. Ci sarà Alessio Cannata, della redazione di Gastronomika, Corrado Assenza, patron del Caffè Sicilia a Noto, insieme a suo figlio Francesco, lo chef Piergiorgio Parini e gli esperti in impasti salati dell’Università della Farina, Andrea Rundo e Fabrizio Mancinetti. Non mancheranno nemmeno Luca Giannino, tecnologo alimentare, Davide Ferrante, pasticciere sviluppo nuove ricette all’Università della Farina, e il sommelier Tommaso Venturini. A guidare uno dei più attesi momenti di ascolto, sarà lo stesso Piero Gabrieli, che si concentrerà proprio sull’intelligenza artificiale come strumento per la nuova pasticceria, ma che affronterà anche il problema dell’aumento generalizzato dei costi in questo settore.
Tra le storie di successo che prenderanno vita in questa settima edizione di Pastry Best, c’è anche quella di Alberto Magrì, il giovane e talentuoso pastry chef da Livorno che ha più di 2,5 milioni di follower su Instagram e un modo di comunicare fresco e originale: racconterà il punto di vista di un ragazzo che è finito tra i pasticcieri più famosi del mondo sui social media, con uno stile completamente in controtendenza rispetto allo standard del settore.
Giulia Salis
fonte: https://www.linkiesta.it/2024/02/pastry-best-pasticceria-intelligenza-artificiale/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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