La guida offre una fotografia abbastanza dettagliata anche se non esaustiva dello stato dell'arte della pizza in Italia, con 475 indirizzi segnalati in tutto il Paese abbracciando i vari stili: dalla “napoletana” a quella “all'italiana” (che finisce per suonare un po' come «né carne né pesce»), passando per la pizza “a degustazione”, denominazione che sostituisce quella “gourmet”, indicando una tipologia di pizza servita a spicchi e con ingredienti spesso elaborati.
Comuni a tutte le pizze premiate sono la qualità e il «Massimo rispetto per il prodotto in ogni fase della lavorazione, dalla scelta delle farine, alla lievitazione, fino alla selezione degli ingredienti, primi fra tutti pomodoro, olio e mozzarella».
Diverse le novità dell'edizione 2016, a cominciare appunto dalla nuova dicitura di pizza “a degustazione”.
Aumentano i “Tre Spicchi”, assegnati alle 41 migliori pizzerie d'Italia a prescindere dalla tipologia per quel che riguarda la pizza tonda al piatto:
sono 6 le new entry:
- La Kambusa a Massarosa (Lucca);
- Pro Loco Dol a Roma;
- Gusto Divino a Saluzzo;
- Sud a Firenze;
- La Braciera a Palermo;
- Palazzo Vialdo a Torre del Greco (Napoli)
a cui si aggiungono 8 locali con “Tre Rotelle” per le migliori pizze al taglio, fritte o da asporto. Nel complesso si registra un aumento di indirizzi degni di nota.
Tra i premi speciali, quello dedicato a I Maestri dell’impasto va a Graziano Monogrammi de La Divina Pizza di Firenze e a Ciro Salvo 50 Kalò di Napoli.
Le Pizze dell’Anno sono invece:
la Moroseta (porcini, tartare di mora romagnola, pecorino e spuma di uova) di Q.bio di Forlì;
la Provocazione (impasto a base di farina semintegrale con bufala affumicata, cipolla rossa di Tropea marinata, mandorle amare, miele di arancio Thun e finocchietto selvatico ) de La Sorgente di Guardiagrele;
la Margherita Sbagliata (infornata solo con mozzarella, dopo la cottura vede l'aggiunta di salsa di pomodoro riccio e riduzione di basilico) di Pepe in Grani di Caiazzo, presentata da Franco Pepe alla giornata di Identità di Pizza a Milano lo scorso inverno.
Il premio per la migliore carta dei vini e delle birre va alla pizzeria ‘O Scugnizzo di Arezzo e a Libero Arbitrio di Maiolati Spontini (Ancona), mentre il titolo di Pizzaiolo Emergente se lo è aggiudicato il giovane Alberto Morello (foto) che a Este, in provincia di Padova, coltiva da sé nel suo orto gli ortaggi per condire le sue buonissime pizze.
Infine, un'ultima novità: il premio riservato alla migliore pizzeria gluten free, assegnato a Il Guappo di Moiano (Benevento) e alle sue pizze “buone per tutti” sfornate da Marco Amoriello.
Luciana Squadrilli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=551
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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