Sarà l’occasione non solo per parlare di questa tradizione di pizzaioli che ancora oggi conducono molte pizzerie del nord Italia e in Europa (le prime pizzerie di tramontani furono aperte nel novarese a metà del Novecento) ma soprattutto per immaginare la sopravvivenza di questa tradizione nel futuro.
Lo scopo della giornata sarà definire con chiarezza caratteristiche e origini degli ingredienti fondamentali della pizza di Tramonti per comunicare i connotati di originalità e difendere il prodotto da imitazioni e contraffazioni.
Nella giornata Carmine Nasti parlerà del suo lavoro di riscoperta dell’impasto a partire da una farina con tutto il chicco di grano macinato a pietra e degli altri ingredienti che la caratterizzano, a cominciare dalla scelta del pomodoro, mentre Piero Gabrieli spiegherà la storia di questa pizza e Chiara Quaglia invece approfondirà il discorso legato alla farina e all’interpretazione della tradizione di Tramonti con la nuova frontiera tracciata dalla farina Petra.
Alla giornata prenderà parte Paolo Massobrio che sei anni fa tenne a battesimo la De.Co. sulla pizza di Tramonti e che spiegherà, attraverso l’esempio di alcuni pizzaioli virtuosi, come questa pizza può entrare nel futuro e mantenere nel contempo la sua identità.
Redazione Il Golosario
fonte: https://www.ilgolosario.it/primo-piano/news/quale-futuro-la-pizza-di-tramonti
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