Il modello didattico dei corsi ricalca il formato sperimentato con successo nelle ultime due edizioni di PizzaUp: partecipanti divisi in squadre, corsi pratici con sessioni teoriche di supporto.
A turno, poi, una squadra in cucina e le altre saranno coinvolte in seminari teorico-pratici su temi che aggiungono valore al lavoro del pizzaiolo, come gli aspetti nutrizionali degli alimenti, semplici forme di comunicazione in sala e nel web;
inoltre, le tecniche indispensabili per la gestione del personale e dei collaboratori, le modalità organizzative per migliorare l'esperienza di consumo della pizza, i "trucchi" per scegliere e lavorare in cucina gli ingredienti più adatti secondo le stagioni;
e ancora, la costruzione di una cantina di vini e birre per la pizzeria, l'origine dei grani e la loro lavorazione, e altro.
Tra i docenti, quest’anno compaiono per la prima volta firme importanti del giornalismo enogastronomico italiano:
Francesca Romana Barberini, Eleonora Cozzella, Renato Malaman, Paolo Marchi, Paolo Massobrio, Gianluca Mazzella, Luciano Pignataro.
I livelli di formazione sono 3 in 7 settimane, con la formula “3 giorni 2 notti”.
Le lezioni si terranno dalle 14 del lunedì alle 13 del mercoledì. Ogni settimana 24 ore di corso e solo due notti di pernottamento.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=388
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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