L’Anteprima 2014 si terrà il 12 giugno a due passi da Caserta con un dibattito sul rapporto tra pizza italiana e dieta mediterranea, dove la pizza, nelle sue versioni più semplici e popolari, sarà considerata nella duplice veste di alimento che esaurisce uno dei pasti principali della giornata e, nello stesso tempo, piatto che può valorizzare gli ingredienti nobili della cucina italiana, se preparata da chi sa sceglierli e lavorarli correttamente.
A distanza di 7 anni dall’avvio del progetto Università della Pizza, del quale il simposio annuale PizzaUp rappresenta ogni anno il momento di sintesi, la professionalità dei pizzaioli che seguono la strada dello studio e della conoscenza degli ingredienti e delle tecniche è riconosciuta e apprezzata da un pubblico crescente. Un pubblico di consumatori che identificano e apprezzano il pizzaiolo per il livello raggiunto nell’affinamento del gusto e nello studio delle farine e delle lievitazioni.
Ma cosa lega pizza italiana e dieta mediterranea ? La Nuova Piramide Alimentare (in versione italiana) cataloga gli ingredienti della dieta mediterranea sulla base della frequenza di consumo.
Ho evidenziato nel grafico sopra le materie prime di origine vegetale e le uova collocandole nelle rispettive fasce di consumo, e, come è evidente, nel consumo giornaliero sono presenti tutti gli ingredienti più comunemente usati nelle diverse forme di pizza italiana.
Eppure la grande diffusione della pizza negli ultimi decenni ha aperto la porta a ingredienti “generici” accomunati dal nome ma non dal contenuto nutrizionale.
Così per le farine e per le tecniche di lievitazione. I cereali utili per una corretta dieta mediterranea devono essere presenti totalmente nel piatto, perché privarli delle parti esterne equivale a sottrarre preziosi apporti di fibre, vitamine e sali minerali dalla base della nostra alimentazione.
In termini nutrizionali significa impoverire il 60% della nostra fonte di energia giornaliera assunta attraverso l’alimentazione. In termini di percezione sensoriale significa invece togliere gusto all’ energia e far dimenticare che il cibo, oltre ad essere un carburante per il nostro corpo, è un piacere che nasce dalla giusta cultura alimentare.
Ne parleremo il 12 giugno assieme a (in ordine alfabetico) Gianfranco Iervolino, Federica Racinelli e Ciro Salvo con la partecipazione di Luciano Pignataro.
Piero Gabrieli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=454
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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