I due fratelli hanno cavalcato l’onda vincente della pizza trasformando il locale - era la birreria gourmet Bibere Bistrot - in una pizzeria che però fa anche cucina, cocktail, oltre a preservare la propia anima iniziale ricca di luppoli.
La proposta gastronomica è infatti ricca e varia. Degni di nota i fritti:
calzoni, mozzarella in carrozza, supplì, patate fritte in diverse versioni, e i lingotti, croccantissimi grazie alla doppia panatura e dai ripieni sfiziosi: broccoli e salsiccia o patate, prosciutto cotto di Praga e fior di latte, oppure baccalà mantecato, ricotta e ‘nduja.
La pizza è molto gustosa, particolare nel suo essere una via di mezzo tra la napoletana e la romana, alta e croccante, con alveoli pronunciati e servita a spicchi per poterne degustare più d’una. Per la realizzazione dell’impasto si sono avvalsi della consulenza di Pier Daniele Seu: un blend di farina 00 e farina tipo 2, pochissimo lievito con l’ 80% di idratazione e doppia maturazione per 48 ore. E' cotta nel forno elettrico.
Si va dalle classiche (marinara, margherita, romana) alle tipiche (ortolana, la fiori di zucca, la Margheritissima con mozzarella di bufala e Parmigiano Reggiano 48 mesi, la mortadella e pistacchi o la broccoletti e salsiccia) fino alle spiazzanti dove emerge la creatività dello chef Mattia Lattanzio, gli abbinamenti sono talvolta audaci.
Tania Mauri
fonte: http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=25
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