Luca Doro è un infaticabile selezionatore di materie prime e ha messo su un locale accogliente, con circa 70 posti a sedere.
Un luogo che ha fatto della sostenibilità il suo claim naturale. L'arredo è costituito esclusivamente da legno dai toni chiari, stile moderno, ricco di elementi della natura, come l’olivo, che trionfa al centro del tavolo conviviale.
Il menu spazia dai fritti alle pizze, ma è impossibile parlare di Doro senza pronunciare la parola "impasto".
Diverse tipologie di farina Petra Molino Quaglia, sperimentazioni della pizza a Padellino, pizze a ruoto e panuozzi. Non solo tradizione, quindi. Di tutto rispetto anche la carta dei vini e delle birre artigianali. Senza dimenticare la preziosa carta degli oli.
Le pizze partono da una biga, idratazione al 70% e farine di altissima qualità. La lievitazione è di 46 ore e la grande digeribilità diventa una più che naturale conseguenza della cura messa in ogni singolo dettaglio. Consigliamo l'assaggio della marinara, per partire con semplicità.
E poi perdersi con fiducia nel fantastico mondo di Luca Doro. Ottima l'idea della degustazione, sempre un valido sistema per spaziare con i sapori e toccare con mano e bocca le meraviglie che il nuovo fenomeno della pizzeria campana riesce, giorno dopo giorno, a tirare fuori dal cilindro.
Nadia Taglialatela
fonte: https://www.identitagolose.it/ermes/newsletter/?id=542
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