O ancora, se si utilizza lievito madre o lievito di birra, la cosa importante è che ci sia un progetto. Questo stiamo valutando dal punto di vista del giornalismo gastronomico.
Non importa quanto tu sia visibile sui social, in quanti programmi televisivi compari o con quanti personaggi famosi ti lasci fotografare. La cosa importante è entrare in un locale, mangiare una buona pizza, digerirla bene e trascorrere una piacevole serata senza stress che tengano.
E’ quello che è successo alla pizzeria dei fratelli Prisco a Boscotrecase, Lucignolo Bella Vita, da non confondere con l’omonima pizzeria di Piazza Nazionale a Napoli.
Cosa succede ora nell’era post Gianfranco Iervolino?
I fratelli Prisco si sono rimboccati le maniche e si sono rimessi in gioco per rinfrescare la popolarità del loro locale fondato dal padre Nino Prisco e condotto a livello familiare, in cucina c’è la mamma e quando non è impegnata con l’attività scolastica dà una mano anche la sorella Giusy. Giacomo si occupa della sala e del bar, Giovanni si dedica alla fattura delle pizze. Poco o nulla è cambiato in fatto di ingredienti, nel senso che si continuano ad utilizzare sempre prodotti di qualità. La farina per le pizze è Petra del Molino Quaglia.
Giovanni è sempre stato affascinato dal mondo pizza, è molto giovane, è un autodidatta, dopo l’esperienza al fianco di Iervolino e dopo un corso con Luigi Acciaio, ha continuato a formarsi sperimentando sul campo impasti, stesura e condimento della pizza, fino ad ottenere un risultato che man mano sta convincendo sempre di più la propria clientela e chi assaggia per la prima volta la sua pizza.
Per quanto riguarda l’impasto, la lievitazione viaggia sulle 48 ore, come idratazione in percentuale si è giunti all’incirca al 70%, il cornicione è bello imponente, il disco di pasta ha una forma tonda regolare. C’è ancora qualche modifica da fare, ma il risultato è più che soddisfacente.
Tra le pizze assaggiate, oltre alla classica Margherita, segnaliamo il must di Lucignolo che è la Deliziosa, con vellutata di zucca, provola dei Monti Lattari, funghi porcini, pancia magra e granella di nocciole, la Fiori di Zucca con fior di latte di Agerola, fiori di zucca ripieni di ricotta, pepe e prosciutto cotto, pomodorini gialli, scaglie di pecorino romano e la pizza con asparagi di mare, pesce spada e gamberetti, fior di latte di Agerola e zeste di limone.
Tra i fritti proposti nel menu c’è il crocchettone farcito con provola fresca e pancetta.
Un’altra novità fondamentale è che da Lucignolo l’angolo bar è curato dal giovane bartender Giacomo. Ha iniziato a lavorare presso il bar di famiglia a diciassette anni, la sua curiosità lo ha spinto a crescere e a formarsi nella miscelazione dei cocktail fino ad entrare a far parte dell’Aibes, l’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori, ed a partecipare a diversi concorsi nazionali vincendo con il Dreaming Sofia il premio come miglior cocktail afterdinner nel 2015.
La pizzeria dei fratelli Prisco è uno dei pochi locali in Campania improntato sull’accostamento di cocktail alla pizza napoletana. Un indirizzo di cui tener conto e da sperimentare.
Dora Sorrentino
fonte: https://www.lucianopignataro.it/a/pizzeria-lucignolo-boscotrecase/110224/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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