Questa l’ultima novità in vista dell’8^ edizione dell’incontro, dal 3 al 5 novembre a Vighizzolo d’Este (Pd).
La formula resta invariata: sarà un laboratorio sperimentale di tre giorni durante il quale si affronteranno i temi a dibattito, si apre con il simposio e si prosegue nei mesi successivi grazie al lavoro di tanti pizzaioli provenienti da tutta Italia.
Due i focus previsti, su calore e digeribilità. Il primo sviluppato in relazione a come condiziona la cottura degli alimenti: si studieranno i fenomeni di cambiamento nutrizionale, strutturale e organolettico che intervengono nell'alimento al variare della temperatura e del tempo di cottura.
L’altro tema, la digeribilità, con l’intento di fare chiarezza sul fatto che “più digeribile” e “meno digeribile” non sono fattori di merito o di demerito, bensì devono essere riferiti alla dieta individuale: quante calorie brucia e come sta di salute, ad esempio.
Tutto questo, come si diceva, davanti alle telecamere: i pizzaioli verranno ripresi durante le varie fasi del lavoro, ne scaturirà un film-documentario da 35 minuti (e poi 7 mini-episodi più corti, per il web), intitolato La Farina e il Fuoco, nel quale verrà spiegato come fare (e come riconoscere) una pizza di qualità.
Il tutto, con la partecipazione della conduttrice e autrice tv Francesca Barberini e dell’esperta di panificazione Sara Papa.
Il terzo giorno, aperto al pubblico, si terrà infine la degustazione delle pizze realizzate durante il simposio; una giuria di giornalisti del settore gastronomico, tra i quali Paolo Marchi, eleggerà Pizza Italia 2015, ossia quella che meglio interpreterà i temi del simposio, sulla base di tre parametri:
l’impasto, la cottura (tema caldo, dopo le polemiche seguita a Report) e l’abbinamento (ogni pizzaiolo avrà a disposizione un paniere di ingredienti selezionati da Corrado Assenza).
PizzaUp è organizzato da Università della Pizza in collaborazione con Molino Quaglia. (foto di Thorsten Stobbe).
Carlo Passera
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=468
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