Marco Scovino, Michele Botta, Riccardo Raia e Simone Mantuano – i quattro pizzaioli di Marghe – non smettono di fare pizze sul palco e si concedono poco alle domande di Francesca Barberini. Un po’ è timidezza, probabilmente, un po’ è che ci tengono a fare pizze all’altezza di quelle dei grandi maestri con cui si trovano a dividere il palco.
Quello che colpisce – oltre alle pizze, effettivamente molto buone: dalla Margherita alla Primavera, con fiordilatte di Agerola, asparagi e capocollo di maiale nero casertano – è la sintonia con cui lavorano.
Anche da Marghe – dove sono coadiuvati da altri 5 pizzaioli – lavorano in squadra, alternandosi nei vari ruoli e condividendo al 100% il processo creativo che porta alla nascita di nuove pizze.
Ma naturalmente ognuno di loro ha un proprio carattere e un legame con la propria terra d’origine: la Campania per Riccardo (che però è nato a Milano, da padre partenopeo e pizzaiolo, e ha scoperto la passione per la pizza a Londra) e Michele, la Calabria – precisamente da Paola, in provincia di Cosenza – per Marco e Simone.
Anche per questo, tra gli ingredienti delle pizze di Marghe ci sono, per esempio, il fior di latte e i salumi campani e la ‘nduja calabrese. Insieme ad altri prodotti provenienti da tutta Italia, seguendo le stagioni, per condire un impasto di tipo napoletano ma “rivisitato”, basato su un blend di farine semintegrali macinate a pietra e su una lievitazione di almeno 24 ore.
Luciana Squadrilli
fonte: https://www.identitagolose.it/news/?id=163
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