Con il verde intenso degli alberi di nocciolo che fanno paesaggio. Solo questi luoghi potevano dare i natali a una donna determinata e volitiva come Carmen Vecchione.
Irpina purosangue, nata a Pianodardine, immediata periferia della città e una volta, prima che ai lungimiranti politici nostrani venisse in mente di “piazzare” lì le industrie, sterminato campo di nocciole mortarelle. Poi, si sa come è andata a finire. Un cumulo di macerie, con capannoni abbandonati nel migliore dei casi, nel peggiore (vedi Isochimica) ancora da bonificare dalle micidiali fibre di amianto abbandonate su tutta la superficie aziendale e nell’aria circostante. Ma per fortuna che le scelte di Carmen, nonostante la laurea in economia e commercio in tasca, vanno in direzione diametralmente opposta.
Con il territorio nella testa, ma soprattutto nel cuore, frequenta una miriade di corsi di di pasticceria, prima a livello amatoriale, poi via via più specifici e professionali. Quelli più significati, anche e soprattutto per l’amore per il cioccolato, i corsi di Valrhona. L’altro importantissimo momento formativo per la nostra Carmen, l’incontro con Rolando Morandin ed il suo lievito madre che poi le ha “fruttato” la sua geniale invenzione del “panettone tutto l’anno”.
La prima esperienza sul campo, con l’amico di sempre, Lino Scarallo e poi in alcuni locali quotati del posto, quindi nel maggio 2008, il coronamento del sogno : apre, nel cuore del centro storico di Avellino, DOLCIARTE, il suo laboratorio completo anche di bar e udite udite, la domenica mattina si sforna anche il pane!!!
Ed è subito un successo, nonostante la crisi incominci a dare i suoi primi morsi.
La concezione di pasticceria, se in un primo tempo lascia alquanto disorientata la clientela, trovatasi di fronte ad uno stile completamente nuovo di concepire l’arte – una vetrina fatta di cubi, tartellette, éclair, mono e torte moderne spiazza un po’ la mia gente che, quando entrava in una pasticceria era abituata a vedere solo babà con ogni tipo di farcitura…- ci dice Carmen – mentre ora apprezza moltissimo questo tipo di scelta. Ma il suo fiore all’occhiello è il panettone.
Punto centrale della preparazione è il lievito madre che generosamente Morandin donò a Carmen dieci anni fa e che lei orgogliosamente conserva, coccola ed ama come un figlio. Oltre al lievito madre, il segreto, se di segreto si può parlare, è nella ricerca della materia prima. Qui, con tutto il rispetto dei colleghi che li usano- continua Carmen – non si usano semilavorati.
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Lello Tornatore
fonte: https://www.lucianopignataro.it/a/avellino-pasticceria-dolciarte/60087/
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