Foto da pagina Facebook
Nato e cresciuto in Sicilia, fin da piccolo amante della cucina e dei lievitati, nel 2015 aveva aperto a Palermo un locale destinato a rivoluzionare il concetto di pizza, dopo un lungo periodo di sperimentazione e di profonda conoscenza dell’arte bianca. Una ricerca perenne che non si è fermata con il passare degli anni, un continuo fondersi di nuovi sapori e tradizioni antiche,tra presidi Slow food, materie prime di primissima scelta e una enorme passione per quei prodotti che mantengono alto l’onore della Sicilia nel mondo.
A pochi metri dal duomo normanno, patrimonio dell’Unesco, in quella che era una vecchia cabina elettrica, ha preso il via la nuova avventura, con un menu che ricalca pienamente quello di grande successo del locale palermitano, con il plus di una vista incredibile sulla città.
Due le grandi novità: quella di destinare uno spazio agli aperitivi, sempre all’insegna dei lievitati di alta qualità, e prossimamente la scelta di aprire anche a pranzo.
“Un concentrato di bellezza e storia - racconta Chifari parlando del nuovo locale, posto a una quindicina di chilometri dalla ‘sede madre’ - e con un’atmosfera unica, quel tramonto che sfrutteremo anche per poter gustare gli aperitivi, con dei piccoli lievitati da forno che saranno accompagnati dei drink. Il tutto in un giardino meraviglioso, che si presta tantissimo per questo nuovo format”.
La scelta di aprire anche a pranzo strizza l’occhio anche al grande appeal turistico di Monreale
“Dal porto di Palermo ci sono sempre fiumi di pullman che si dirigono verso il borgo, una meta sempre più ambita dai turisti ma anche dai tour operator.Gustare la nostra pizza sarà possibile anche a pranzo, sempre mantenendo la nostra strada maestra”.
Un locale su tre piani che ricalcherà lo stile scenografico tipico dell’Archestrato di Gela
“L’atmosfera che vogliamo ricreare è sempre particolare, un mondo a sé, che parla fortemente di Sicilia ma che sa mantenere un design abbastanza internazionale. Atmosferiche si evolvono nel tempo e che conquistano l’occhio di chi entra nel nostro locale, facendo un passo quasi in un universo parallelo, con uno studio approfondito dei colori, del pattern, delle materie”, spiega ancora Chifari. Un ambiente diverso da quello del locale palermitano ma pienamente in linea con lo “stile Chifari”.
Un look riconoscibile fin dagli anni dell’apertura dell’Archestrato di Gela su idea di Edoardo Chifari e Giordana Chifari rispettivamente padre e sorella di Pierangelo. Senza dimenticare, però, le tante ore trascorse in cucina con la madre Adriana.
L’arrivo della pizza nel locale, però, fu proprio un’intuizione del figlio, da sempre grande appassionato della lievitazione e degli impasti: la formula iniziale del bistrot fu dunque via via sostituita grazie alla crescente conoscenza di Pierangelo, che aveva approfondito tecniche innovative apprese nel corso della sua lunga formazione in merito. Su tutti, merita menzione il passaggio all’Università della Pizza di Vighizzolo d’Este, che ha allargato notevolmente gli orizzonti di Pierangelo Chifari consentendogli di scoprire delle tecniche fino a quel momento neanche immaginate, in un costante confronto con alcuni dei grandi maestri di questa arte.
Senza dimenticare, però, le tante ore trascorse in cucina con sua madre, la vera ispiratrice di una passione che non accenna a diminuire nonostante gli anni di lavoro nel settore.
Una rivoluzione per Palermo, una città in cui si attendeva con ansia una novità di questo tipo. I Tre Spicchi ricevuti dal Gambero Rosso, che ha anche premiato l’insegna di famiglia per il miglior servizio di sala, hanno rappresentato un riconoscimento meritato per una realtà che ha saputo distinguersi nell’offerta cittadina.
Ora, al centro del meraviglioso borgo di Monreale, sorgerà la nuova sfida della famiglia Chifari, a due passi dalla cattedrale di Santa Maria Nuova e con una vista imponente su Palermo, dall’alto del borgo. Una mossa quasi fisiologica per chi, nel corso di questi anni, non si è mai accontentato e ha sempre continuato a sperimentare, portando sempre più in alto l’asticella della ricerca in quanto a tecniche di impasto, cotture e qualità delle materie prime, in un percorso che tocca la pizza fritta e quella al padellino, la pala romana e il pane realizzato direttamente dallo staff del locale.
A Monreale si andrà dunque dal pranzo alla cena, passando per gli aperitivi, sempre mettendo al centro di tutto l’arte bianca, quella che ha consentito a Pierangelo Chifari di diventare uno dei punti di riferimento per la pizza non solo in Sicilia, ma in tutta Italia.
Redazione La Repubblica
fonte: https://palermo.repubblica.it/dossier-adv/eccellenze-del-gusto/2023/09/19/news/la_rivoluzione_della_pizza_approda_anche_a_monreale-414908634/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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