In principio fu nonno Carlo che, alla fine degli anni ‘40, aprì un proprio forno a Staranzano, ridente cittadina della bisiaccheria giuliana (del Friuli Venezia Giulia, si intende) in provincia di Gorizia.
Carlo era capace, attento e dinamico imprenditore; il figlio Ottavio decise di continuare il mestiere di papà e di contribuire agli sforzi di famiglia. I figli di Ottavio e Rosalba devono aver trovato delle briciole di pane (di qualità, ovviamente) a indicare loro il cammino e hanno capito molto presto che il loro futuro avrebbe ricalcato, con la giusta dose di modernità, le orme delle due generazioni precedenti.
Una volta presa questa decisione, Sandro e Paolo hanno frequentato l’Istituto Statale per l’Arte Bianca di Torino, mitica scuola superiore pubblica che ha formato baby pasticceri fino a qualche anno fa: è stato uno dei più rinomati istituti d’Italia e nacque addirittura nel 1919 come “Regia Scuola per la panificazione e le industrie affini”. Un vero peccato che non ci sia più.
Torniamo dai fratelli Maritani: se dovesse capitarvi di entrare nel laboratorio di Staranzano (il regno di Sandro), il vostro naso riconoscerà profumi di vaniglia, di mele, di zabaione, di cioccolato, di biscotti appena sfornati, di uva passa, di pane, di pulito, e in un attimo capirete che in questo luogo entrano solo ingredienti di prima qualità.
Per il panettone, ad esempio, la farina è macinata a pietra per conservare le qualità nutrizionali del germe del grano; ad essa vengono aggiunte uova, burro e prodotti di farcitura unicamente naturali, mentre restano del tutto esclusi i conservanti e gli aromi.
A garanzia di digeribilità e genuinità Sandro usa lievito madre (da 23 anni, per l’esattezza) e segue la ricetta classica, arricchita dai piccoli segreti di lavorazione che ogni pasticciere artigiano porta con sé.
Panettoni a parte – visto che il Natale è appena passato – la pasticceria fresca resta il cavallo di battaglia dei Maritani: in zona sono famosi per i maltagliati, pasticcini costituiti da un grande guscio di bignè e farciti di crema chantilly a base di zabaione.
Li trovate anche al Caffè Carducci, bar di Monfalcone a pochi chilometri dal laboratorio, dove Paolo accoglie i clienti con la spontaneità e la piacevolezza che distingue chi ha scelto di fare questo mestiere con la giusta dose di passione.
Il banco del Caffè Carducci è uno splendore variopinto di dolcetti di ogni genere: non perdete le praline.
Quando Paolo Rossi disse: “Com’è triste Venezia… vedeste Monfalcone!” forse non era mai passato a mangiare un dolcetto dai fratelli Maritani.
Max Plett
fonte: https://www.agrodolce.it/2014/01/13/friuli-la-pasticceria-maritani/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.