La pizza tricolore (mozzarella, pomodoro e basilico) che - stando alle ricostruzioni storiche – vide la luce proprio la sera dell'11 giugno 1889 quando la regina Margherita di Savoia, moglie di Umberto I, chiese di assaggiare la famosa pizza venduta dai pazzarielli ambulanti nei vicoli della città che le veniva decantata dai domestici.
A prepararla fu chiamato Raffaele Esposito, primo pizzaiolo di quella che oggi è l'Antica Pizzeria Brandi, a pochi passi dal Palazzo Reale.
La regina ne chiese espressamente tre tipi diversi: una condita con formaggio, basilico e strutto (la mastunicola oggi tornata di moda), una con i cecenielli (minutaglia di pesce) e una con pomodoro e mozzarella.
Su quest'ultima la moglie di Esposito propose di aggiungere una foglia di basilico a evocare i colori della bandiera italiana in omaggio alla Regina, da cui la pizza prende il nome.
Proprio a giugno la Coldiretti ha diffuso il report “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014” che contiene anche alcuni dati sulla pizza - di cui la Margherita è senz'altro la regina - che per il 39% degli italiani rappresenta il simbolo culinario del Belpaese.
Ma tale successo, secondo il report, è messo in pericolo dall'uso sempre più diffuso di prodotti non italiani (e di scarsa qualità) per i topping, dalle “cagliate” est-europee al pomodoro cinese.
Proprio la Margherita allora, nelle sue migliori interpretazioni dal Nord al Sud, diventa l'emblema della difesa del Made in Italy di qualità.
Citiamo ad esempio quella di Simone Padoan (che alla Margherita dedica un intero menu con 4 varianti, dalla classica con pomodoro San Marzano e fiordilatte di Alberobello a quella con pomodoro datterino al basilico e mozzarella di bufala di Paestum );
la Stramargherita della Gatta Mangiona a Roma, con pomodoro San Marzano in cottura e fiordilatte di Morolo a fette aggiunto a crudo insieme a basilico fresco e un filo di extravergine (in menu altre 4 versioni, tra cui quella con origano in omaggio al padre del patron Giancarlo Casa);
o quella napoletana verace di Enzo Coccia (foto): Margherita Dop con Pomodori San Marzano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, basilico, olio extravergine di oliva Dop e formaggio pecorino grattugiato.
Luciana Squadrilli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=468
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