E così ha fatto. Nella giornata a lei dedicata all’interno di Extraordinariamente Host, l’evento di scena a Fiera Milano dal 18 al 22 ottobre, firmato da Italian Gourmet ed Associazione professionale cuochi italiani.
Partendo dalla selva dei pensieri di Simone Padoan. Il quale, passeggiando fra I Tigli veronesi, è tornato alla sua infanzia, quando con papà andava per funghi nel brumoso autunno. “Non si trattava di una semplice gita”, dice Simone, “ma di un rito vero e proprio”.
Con un momento topico: quello della merenda mattutina. In cui comparivano un tronco d’albero su cui riposare, un buon formaggio da assaporare e il pane fresco da spezzare. Con un gesto sacro da parte di suo padre. Che aveva le mani odorose di foglie, di terra e di timo.
Da cui la ricetta di una pizza che sintetizza il passato e il presente, la tradizione del lievito madre e l’innovazione di una materia modellata secondo un moderno modus operandi. Per un sincretismo silvano-contemporaneo d’eccellenza.
Ecco allora la base: una focaccia pan brioche figlia della pazienza, dell’attesa e dell’attenzione.
E pure della pasta madre (che porta il nome della figlia Gaia), dell’acqua, della farina Petra 3, di più rinfreschi, di lunghe lievitazioni e di accurate lavorazioni, eseguite alla giusta temperatura e con le perfette idratazioni. Al fine di ottenere un impasto finale da cuocere in forno, lasciar raffreddare e poi rigenerare. Per renderlo ancora più intrigante.
Mentre al top sfilano le lumache alle erbette. Bollite in un brodo vegetale, saltate in un mix di piante aromatiche e mantecate con una noce di burro. Per poi essere corredate da una soave fonduta di Asiago, da un filo d’olio al timo e da porcini crudi. Capaci d’inebriare il palato con l’umido e autunnale umore.
Cristina Viggè
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=424
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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