Ora il locale è sulla circonvallazione, in una vasta area rimessa a nuovo, molto comoda da raggiungere soprattutto se uno arriva da fuori.
Due piani, uno a livello ingresso con cucina e forni (al plurale, perché sono due), un secondo verso l'alto che torna utile anche per eventi e feste.
Un problema balza evidente all'orecchio: troppo rumore. C'è tempo e modo per correre ai ripari, certo che mi stupiscono sempre quegli architetti che sottovalutano il problema.
Morello ha 30 anni, un'età splendida, non sei più uno sbarbato e nemmeno inizi a pensare che presto compirai mezzo secolo col rischio di perdere entusiasmo.
Questo in generale, poi ogni età va vista nel suo contesto e, non intendo essere cattivo, ma se questa è la «pizzeria con orto di Alberto Morello» lo stesso deve avere carta bianca anche fuori dall'area pizza.
Ho invece percepito la presenza dei genitori, Miriam e Maurizio, due ottime persone che diedero vita a tutto nel 1983, come un non credere per davvero che loro figlio sia pronto a gestire tutto. Non è mai facile il passaggio generazionale, ma le situazioni ibridi sono peggiori.
E come è cresciuto Alberto che ora può contare su due forni e non piu solo su uno a legna. Ecco quello elettrico per le pizze gourmet e quello a legna per le classiche in un gioco di impasti e farine tra Napoli e il resto d'Italia, spicchi in degustazione come dischi interi golosi e profumati.
Paolo Marchi
fonte: http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=92
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.