Una storia fatta di passione, visione, preparazione, coraggio e un pizzico di audacia. Quella di un manipolo di ragazzi con tante idee chiare e molta voglia di fare.
La meglio gioventù in versione imprenditoriale: Gianmaria D’Angelo e il fratello Andrea; Giorgio Caruso; Giovanni Grossi e Lorenzo Santin. Di Como quest’ultimo. Mentre Giovanni viene da Genova e i primi tre da Caserta. Da qui la società Co.Ge.Ca.
Acronimo che palesemente rimanda alle loro città di origine, dando vita a un format in ascesa come Lievità. Che strizza l’occhio alla leggerezza senza farlo con superficialità.
Anzi. Dietro ai due locali - di via Ravizza 11 e di via Pasquale Sottocorno 17 - si nascondono ore e ore di lavoro, sacrificio, precisione, dedizione e continua sperimentazione. Per creare una pizza di scuola napoletana, ma di tempra contemporanea.
Una pizza fragrante, digeribile, nutriente ma assolutamente soave. Per stomaco e palato. Merito di impasti a lunga maturazione, nutriti dal lievito madre.
Merito di ingredienti italiani d’eccezione, fra cui molti Presìdi Slow Food. E merito pure delle farine macinate a pietra dell’estense Molino Quaglia.
“Uso soprattutto Petra 3, perché non amo fare i blend di farine. Ma propongo anche Petra 9”, spiega Giorgio, riferendosi alla profumata e integrale “tuttograno” di famiglia.
Giorgio: classe 1983 e ora uno dei Petra Selected Partners. Giorgio, che prima di diventare pizzaiolo ha fatto il fornaio e, prima ancora, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Lavorando anche in una delle fonderie di Capodimonte.
Ma si sa, l’arte ha varie sfumature. E lui ha deciso di farla lievitare in un altro modo. Utilizzando sempre il calore dei forni, ma di quelli a legna. Colonne portanti dei due locali meneghini: un po’ più grande quello di Sottocorno; più riservato quello di via Ravizza.
Entrambi dalle linee pulite ed essenziali, a tratti quasi rétro, fra vecchi pavimenti, arredi in legno, elementi in ferro battuto e dettagli inediti - sì, perché in Ravizza, la toilette è celata dietro una libreria.
Due spazi rassicuranti e confortevoli, dove la vera protagonista è lei: la pizza della nouvelle vague partenopea. In equilibrio fra tradizione e concetto di degustazione. Non dimenticando mai qualità e stagionalità.
Una pizza vincente. In tutti i sensi. Visto che proprio Lievità è stata incoronata miglior pizzeria di Milano nella decima e ultima puntata di 4 Ristoranti, il programma condotto da Alessandro Borghese su Sky Uno.
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Cristina Viggè
fonte: http://www.fuorimagazine.it/blog/shooting/?permalink=lievit%C3%A0-il-gusto-della-leggerezza
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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