Qui, nel giro di pochi chilometri, sorgono il birrificio artigianale Karma, il caseificio Il Casolare (ottima mozzarella di bufala e una ricotta che è poesia) e la Pizzeria Elite.
Il locale della famiglia Rossi è il bar del paese fin dal 1927, ma è da circa 12 anni che i fratelli Pasqualino (al forno e agli impasti) e Gianluca (in sala) hanno deciso di avviare anche la pizzeria, puntando con sempre più convinzione sulla qualità negli ultimi anni.
Qui si fa pizza “napoletana”, con un impasto nel solco della tradizione, a cui Pasqualino sa dare profumi e leggerezza notevoli grazie ad un'attenta lavorazione e maturazione, e con il contributo della cottura nel forno a legna di recente modificato con la consulenza di Stefano Ferrara, uno dei più noti artigiani specializzati nella realizzazione di forni per la pizza napoletana.
Grande attenzione anche alla qualità dei condimenti, a partire dalla selezione di oli extravergine usati per le diverse pizze e dalle materie prime utilizzate per molti dei topping, dai pomodorini del piennolo Casa Barone al Conciato Romano, altra eccellenza gastronomica del territorio.
E proprio alle tradizioni locali e ad un altro grande prodotto della zona – il maiale Nero Casertano – è dedicata la nuova pizza Cubulteria, dal nome di un'antica città sannita e poi romana che sorgeva in prossimità del fiume Volturno, nei pressi dell'attuale comune di Alvignano.
Protagonista di questa pizza tipicamente invernale è appunto il maiale di razza casertana, sotto forma di saporitissima salsiccia, che si unisce a pomodoro San Marzano, fiordilatte affumicato, origano, basilico e olio extravergine.
«L'idea nasce dal fatto che questo è il periodo dell'uccisione del maiale, - spiega Pasqualino -e tradizionalmente nelle case locali si mangiano tutti i prodotti ricavati dall'animale».
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=384
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