Farine Petra di Molino Quaglia, lievito madre, 48 ore di lievitazione a temperatura controllata, ingredienti selezionati tra prodotti Dop, presìdi Slow Food e mozzarella di latte lombardo al 100% di latte di Razza Bruna della Valtellina.
E ancora, cottura in forno elettrico di ultima generazione, la Triennale Social Pizza non si ascrive al movimento della pizza gourmet "alla Padoan" e nemmeno a quello della napoletanità a tutti i costi, scegliendo una via di mezzo.
Menu contenuto con la promessa di ricambi a seconda della stagionalità nel quale spicca la Marinara ai 4 pomodori con dosatura sapiente di San Marzano, Pachino, antico pomodoro napoletano e Piennolo oltre ad aglio e origano e la 4 formaggi Italia-Francia con fiordilatte, creme fraiche d’Isigny, camembert, erborinato naturale Guffanti e topping di miele di melata.
Stefano Cerveni, chef stellato del Due Colombe di Borgonato che, alla Triennale gestisce con Ugo Fava l’offerta enogastronomica firmando anche il menu di Terrazza Triennale - Osteria con vista, invece, ha dato il suo tocco alla Gambero rosso e patate viola, con gamberi rossi di Mazara del Vallo, stracciatella pugliese, erba cipollina e chips di patata viola.
Un suo classicissimo in cucina, che diventa topping.
Mariella Caruso
fonte: http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=73
Foto da pagina Facebook (ndr)
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