fino a raggiungere un livello di prestazione altissimo e diffuso in tutta la Penisola, quale che sia lo stile abbracciato dai pizzaioli in Italia e nel mondo.
La pizza, dunque, come viaggio di contaminazione tra cucina e arte dell’impasto, o studio della materia, come preferisce dire Massimiliano Prete.
Il pizzaiolo pugliese adottato dal Piemonte apre la mattina di Identità di Pizza al fianco dell’amico e sodale Enrico Crippa.
Insieme propongono una Contaminazione di gusto che è anche viaggio tra i prodotti d’eccellenza d’Italia, dalla cima di rapa alla cipolla piemontese, che accompagna pure l’assaggio di una focaccina bella da vedere quanto buona da mangiare sotto forma di brodo in bicchiere.
Il sodalizio tra i due si concretizza nella comunione di intenti che li spinge a lavorare con rigore e dedizione, entrambi orientati verso quell’evoluzione gastronomica che richiese studio costante.
Ma anche voglia di divertirsi con la materia prima, contaminare i generi, condividere esigenze: “Il prossimo passo?” rivela Crippa “Ho chiesto a Massimiliano di fare il pane per il mio ristorante: è giusto che il cuoco si dedichi alla cucina, affidandosi a un professionista per la panificazione”.
Annalisa Zordan, Antonella De Santis e Livia Montagnoli
fonte: http://www.gamberorosso.it/it/food/1038156-identita-golose-2017-report-terzo-giorno-bottura-romito-camanini-lopriore-cracco
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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