Biasetto ha eliminato il giovane Luni nella prima puntata del talent, martedì sera, proprio a causa della «pazientina», tipico dolce padovano con sfoglia di cioccolata. E l’aspirante gran pasticcere non se l’aspettava di «cadere» proprio sulla ricetta che è il fiore all’occhiello della sua famiglia. Non ha accettato il verdetto di Biasetto, che l’ha accusato di non rispettare la ricetta originale.
«Questa è la ricetta che la mia famiglia utilizza da quattro generazioni», ha replicato Luni. E nell’intervista dietro le quinte del programma, ha difeso la sua «pazientina» di famiglia, accusando Biasetto di avere sbagliato nel giudizio. «I dolci di mio padre e di mio nonno sono migliori», ha concluso in sostanza Luni.
A fine trasmissione aveva ribadito polemico: «Io ho portato la tradizione, ma forse qui si cerca l’innovazione. Io ho portato l’onestà e la genuinità nella preparazione, rispettando tempi ed utilizzando l’attrezzatura a disposizione, ma forse qui queste cose non sono importanti, poichè per la torta non ha usato la farina di mais».
Il talent su Raidue è stato registrato quest’estate, ma la puntata «incriminata» è andata in onda martedì sera. Il giorno dopo, mercoledì, a Padova non si parlava d’altro.
Folla di clienti alla pasticceria Estense, in solidarietà al giovane Francesco Luni. Commenti a raffica sulla pagina Facebook della pasticceria Estense.
«I colleghi pasticceri sono dalla mia parte, hanno espresso solidarietà, mi hanno dato ragione - sostiene Francesco Luni - . Sto malissimo per quello che è successo. Sono fiero della ricetta di mio nonno che ho proposto alla trasmissione di Raidue, è la torta che la mia famiglia porta avanti da quattro generazioni e che i nostri clienti apprezzano».
Convinto quindi di non avere sbagliato? «Sono convinto della ricetta tradizionale, che è quella depositata dai pasticcieri padovani negli anni ‘70, in cui è previsto il pan di spagna. Il mais invece è soltanto una possibile variante - ribadisce Luni - . Nell’87 con questa ricetta la nostra pazientina ha vinto la medaglia d’oro della Camera di Commercio di Padova».
E mercoledì mattina alla pasticceria Estense campeggiava la ricetta della pazientina Luni, quella che ha vinto la medaglia d’oro. Una polemica che non accenna a placarsi.
Il maestro Luigi Biasetto non ha dubbi sulla decisione presa in tivù:
«Quella presentata dal giovane Luni era una pazientina vergognosa - rincara la dose - . Chi non conosce la storia e la tradizione deve andare prima a scuola di umiltà. L’umiltà è il primo ingrediente per diventare un bravo pasticcere».
E Biasetto chiarisce: «La ricetta della pazientina padovana fu inventata dai frati francescani. E’ un dolce storico che riunisce le tante anime della patavinità, tra cui la polentina di Cittadella, fatta con il mais. Non si può mettere in discussione la storia».
L’eliminazione di Luni dal talent, secondo Biasetto, è stata l’unica decisione possibile. «Il giovane Luni è un arrogante che non conosce il suo mestiere. Oggi nei dolci le quantità di zucchero e alcol sono state molto ridotte, proprio perchè l’alimentazione in generale è cambiata, è più attenta a scelte nutrizionali sane».
Ma dalla pasticceria Estense di Padova continuano a difendere la loro pazientina. E ipotizzano che dietro la decisione di Biasetto ci sia altro. Forse la competizione tra due pasticcerie molto note della stessa città, tra l’altro collocate anche a poca distanza.
«Noi siamo pasticceri a Padova da quattro generazioni - incalzano i Luni - . Biasetto è arrivato a Padova solo nel ‘99...». Il «caso pazientina» infiamma gli animi.
Ma c’è davvero rivalità tra i due pasticcieri? Biasetto smentisce: «Nel programma Il più grande pasticcere vanno avanti solo i migliori, le scelte che si fanno sono obiettive. Conta solo il merito. Io sono un formatore nazionale riconosciuto, so riconoscere il talento. E anche un dolce ben fatto».
Francesca Visentin
fonte: https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2015/28-ottobre-2015/guerra-pazientina-luni-biasetto-scontro-tivu-2302110030594.shtml
foto da Facebook (n.d.r.)
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