Cercava un lavoretto per guadagnare qualche soldo extra, che la paghetta dei genitori non gli bastava per comprarsi la coca cola e offrire il gelato alle ragazze... così si ingegna, mani in pasta a sfornare pizze.
Poi sai com’è la pizza gli piaceva, ma soprattutto gli piaceva farla e imparare e decide di continuare. A 19 anni, finiti degli studi in Calabria, sale a Firenze per studiare all’Università, ma la passione per la pizza non lo abbandona e dopo nemmeno un anno di sosta a Firenze, conosce WW di Fuoco Matto e scatta il colpo di fulmine.
Ormai da 3 anni pizzaiolo immagine di Fuoco Matto, con gli occhi felici. Ammette di fare quello che gli piace e alla sua giovane età questo non è poco, in più poter lavorare in un ambiente in cui si sente bene è un po’ il segreto del successo di questa bella realtà del centro fiorentino.
Upgrade totale dalla Calabria, in cui lavorava con forni elettrici e a gas, al forno a legna nel centro storico della città gigliata. Tanta voglia di imparare l’arte della pizza napoletana e l’ambizione di diventare un pizzaiolo a tutto tondo, quindi poter sfornare pizze napoletane, ma anche saper gestire forni diversi per ottenere buone pizze anche in teglia o alla pala.
Seconde te c’è una pizza che è più pizza delle altre?
"Beh diciamo che nell’immaginario collettivo, la pizza napoletana, quella tonda cotta nel forno a legna, rappresenta l’idea di pizza più diffusa, ed anche la più affascinante occorre ammetterlo.
Le pizze di Fuoco Matto in realtà sono delle napoletane un poco rivisitate nelle dimensioni e forma: niente cornicione eccessivo, ma un bel rapporto tra parte condita e bordo.
Ingredienti di prima scelta dal pomodoro alle acciughe, per un risultato che incontra un pubblico fiorentino esigente e attento, ma non partenopeo di sangue! Anche dette le pizze matte di Domenico: quelle con ingredienti che hanno un tocco di follia. Semi di papavero e porri per esempio..."
Senti ma ti piacerebbe essere un pizzaiolo acrobatico?
"Beh senti io prima di tutto voglio essere un pizzaiolo, poi per divertimento potrei anche imparare a farla roteare e volare, però un conto è fare la pizza e un conto è giocarci".
Redazione Biennale Enogastronomica
fonte: http://www.biennaleenogastronomica.it/domenico-luzzi-pizzeria-fuoco-matto/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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