Archestrato di Gela, poeta siceliota (aggettivo che indica l’abitante delle poleis greche di Sicilia) che visse nella seconda metà del IV secolo a.C., aveva le idee chiare sulla provenienza del fornaio perfetto e lo individuava in questo frammento del suo poema Gastronomia, antesignana guida gourmet in cui, da gran cultore dell’arte del piacere, considerato precursore di Epicuro, descriveva i suoi viaggi alla ricerca del miglior cibo e dei migliori vini.
Millenni dopo, Archestrato di Gela non è rinato dalle sue ceneri, ma è il nome di uno dei più rinomati ristoranti di Palermo, una media di 250 coperti a sera e tante varianti di pizza contemporanea di qualità.
Edoardo Chifari, ideatore del progetto e patron con la moglie Adriana e i figli Pierangelo e Giordana, racconta l’origine di tutto:
«Sono sempre stato un amante della cultura greca e ho un trascorso da docente all’Accademia delle belle arti; un giorno di diversi anni fa dissi alla mia famiglia che se avessi aperto un ristorante, l’avrei fatto in onore di Archestrato di Gela, poeta greco che nel 300 a.C. si trasferì in quella che fu una delle più influenti poleis del mondo greco e che nel suo trattato narrava di vini, di pesci, ma anche di farine»...
Leggi l'intero articolo
Davide Visiello
fonte: https://www.identitagolose.it/news/?id=175
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.