Tredici miliardi di dollari è il giro di affari dello scorso anno che interessa diversi settori, dal vino alle birre. E sembra che sempre di più cresceranno i consumi proprio bevande no alcol, rispetto alle low alcol. Così come è stato evidenziato che per molti dei consumatori italiani, le bibite analcoliche rientrano nella categoria dei comfort food, accanto ai più famosi cioccolato, lasagne e… pizza.
Che sia una moda o un cambiamento delle abitudini di consumo, questo forse non è ancora il tempo giusto per dirlo, ma quello che possiamo provare ad abbozzare è senza dubbio un discorso sugli abbinamenti analcolici da fare con la pizza. L’arte della ristorazione in questo ha fatto da apripista, con il settore del fine dining che sta scoprendo un pairing diverso al di là del solito vino. Con la pizza si può fare altrettanto. E no, non stiamo parlando del classico pizza e Coca-cola, che accompagna il sabato sera dei più piccoli, ma di qualcosa di più articolato da sperimentare e anche, forse, innamorarsene.
I cocktail analcolici possono essere infatti la risposta ideale, con una freschezza e sapore, che non compromette il piacere del pasto. Quando si parla di abbinamento cibo-bevande, il segreto è sempre lo stesso: quello di trovare un equilibrio tra i sapori. La pizza, con la sua croccantezza e le sue diverse farciture, può essere accompagnata da cocktail che ne esaltino e completino il gusto. E questo non solo perché comunque rappresentano un’alternativa salutare, ma anche perché il juice pairing può anche essere creativo e rinfrescante, rendendo l’esperienza gastronomica ancora più interessante.
Prendete, ad esempio, un Virgin Mojito: con la sua base di menta, lime e acqua frizzante è perfetto con una pizza Margherita: la freschezza della menta e l’acidità del lime si sposano bene con il pomodoro e la mozzarella, perfetta anche con un cocktail a base di frutta fresca, come un mocktail alla fragola o un mix di agrumi. Così un cocktail a base di diversi di succhi di frutta come arancia, ananas e mela, servito con pezzi di frutta fresca, può trovare perché con sapori affumicati o piccanti. Un mix di limone, zucchero, acqua gassata e foglie di basilico può accompagnare invece una pizza in cui predominano i formaggi: la leggera dolcezza e l’acidità puliranno il palato tra un morso e l’altro.
L’abbinamento di pizza e cocktail analcolici offre proprio questo: l’opportunità di sperimentare e viaggiare con la fantasia gastronomica. E con l’aumento appunto della popolarità delle bevande analcoliche, i bartender hanno iniziato a dedicare più attenzione alla creazione di cocktail senza alcol altrettanto gustosi e complessi dei loro omologhi alcolici. Grazie all’uso di ingredienti freschi, erbe o infusi, è possibile ottenere una vasta gamma di sapori e profumi. Dalle varianti fruttate e rinfrescanti a quelle più aromatiche e speziate, il senza alcol può soddisfare tutti i gusti e abbinarsi perfettamente ai diversi tipi di pizza.
La loro creatività nell’uso degli ingredienti permette di creare combinazioni sorprendenti e originali, rendendo l’esperienza del gusto ancora più piacevole. Ovviamente, per ottenere un abbinamento perfetto tra pizza e cocktail analcolico, è importante tenere in considerazione non solo gli ingredienti, ma anche la consistenza e la temperatura dei due elementi: una pizza croccante potrebbe richiedere un cocktail fresco e leggero, mentre una pizza più morbida potrebbe richiedere un cocktail più corposo. Ed è interessante notare come un pairing di questo tipo sia raggiungibile non solo dalle pizze classiche, ma soprattutto è qualcosa che riesce magnificamente quando si tratta di pizze gastronomiche.
Sono tanti, infatti, i protagonisti della mixology che stanno tentando nuovi approcci e vie diverse. Tra tutti sicuramente Giulia Caffiero che si occupa proprio di juice pairing al Geranium di Copenhagen, che qualche tempo fa ha accettato la sfida di una pizzeria nella periferia milanese, per cercare di creare i giusti abbinamenti tra pizza e analcolico. In questo caso, siamo di fronte a una nuova frontiera del bere, dove i cocktail stessi sono il frutto di una ricerca costante e un’innovazione che tiene il passo della cucina, dove una pizza fritta e al forno ripiena di stracciatella di burrata, tartare di fassona e pomodoro candito può trovare il giusto sposalizio con un succo di uva spina, pomodoro e finocchio.
Questa è “A Spicchi”, la newsletter sul mondo della pizza realizzata da Linkiesta Gastronomika insieme a Petra Molino Quaglia.
Redazione Linkiesta Gastronomika
fonte: https://g2i7i.emailsp.com/f/rnl.aspx/?lek=t31ow/4c0lk=v2&x=pv&l-=x_q/2-d2bc=&x=pv&cak7806b7&f3&x=pp&y1e.3-ih60m2b0e=2z_/vNCLM
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