Goliardo Busuoli, era stato garzone al San Giorgio dall’età di 13 anni fino ai 25, e dopo quel lungo periodo per imparare le tecniche di base, gelosamente custodite, si era deciso a fare il salto, aprendo finalmente insieme alla moglie Bianca, la “sua” pasticceria.
La prima sede fu nel 1966 in via Tabacchi accanto al teatro di Mirandola, rilevando un antico negozio gestito da un maestro pasticcere piemontese, tal Margaria, che insegnò i suoi saperi a Goliardo e fornì le preziose ricette della nobile pasticceria sabauda.
Nel 1983 la sede del locale si spostò in via Circonvallazione, nell’86 subentrarono anche i figli Cristina e Tiziano, non prima di essersi specializzati in una delle prime scuole di pasticceria ad alto livello, quella di Rimini, con i grandi maestri francesi e belgi, da cui imparare la storia dell’ arte dolciaria, e nozioni di tecnica, chimica, e biologia.
Un passaggio graduale di consegne, per mantenere aperta l’attività di famiglia, non senza i sacrifici, di una professione che non ha orari, e nell’89 ancora un trasloco, nella grande piazza del paese, la sede attuale.
Negli anni ’90 Tiziano si specializza nella lavorazione artigianale del cioccolato, mentre Cristina segue corsi di specializzazione per allestire le vetrine e confezionare al meglio i prodotti, mentre si delinea la filosofia indicata dal fondatore Goliardo,un rigore assoluto nella scelta delle materie prime, e un’artigianalità nella produzione, che non deve mai venire meno, arrivano importanti riconoscimenti, e il premio al miglior panettone, giunto dall’associazione panificatori.
Tra le mura della pasticceria, inizia cosi un percorso per creare un dolce che esprima interamente, la cultura, la genuina tradizione, l’illustre passato aristocratico e colto del territorio.
Tiziano mette a frutto le sue conoscenze dell’arte dolciaria, utilizzando le materie prime della zona, farina semi integrale macinata a pietra, lievito madre, pere dell’Emilia IGP, cioccolato, burro fresco e vaniglia.
Nasce la Mirandolina, un dolce straordinario ispirato al personaggio ideato da Carlo Goldoni, nella Commedia dell’Arte, e a una torta molto simile che veniva preparata alla corte dei Pico, alcuni secoli or sono.
Una prelibata specialità oggi apprezzata in Italia e all’estero.
Luca Bonacini
fonte: http://www.lucabonacini.it/2014/05/una-torta-dedicata-pico-della-mirandola/
Foto da pagina Facebook (ndr)
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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