Proprio a due passi, per chi volesse rinfrancare anche il corpo oltre che lo spirito, c'è la Pizzeria Stuzzicheria Slurp di via Garibaldi 4, (telefono +39.0532.1825365).
Cinque anni fa Marina Orlandi e Giovanna Baratella – amiche dai tempi della scuola alberghiera – hanno rilevato la pizzeria d'asporto che sorgeva qui e hanno avviato la loro attività, sempre più orientata al servizio ai tavoli, e soprattutto alla qualità.
«Quando abbiamo deciso di metterci in proprio – racconta Marina, che per 20 anni ha fatto la pasticcera e che oggi si occupa soprattutto di impasti e cucina, mentre Giovanna sta al forno e in sala, anche se non sono ruoli fissi – abbiamo anche deciso di puntare sulla qualità, sia negli impasti sia nei condimenti; usiamo farine selezionate e ingredienti soprattutto locali, come i salumi o la zucca, ma a volte ci piace anche “unire l'Italia” per esempio accostandole i friarielli, la tipica verdura napoletana».
Nel menu della pizzeria – che propone anche le tigelle in versione mini, da accompagnamento a salumi o verdure, o maxi da farcire, le crescentine al forno e i panini con l'impasto della pizza e farciture gourmet – ci sono diverse proposte particolari, come appunto la Pizza con pere, gorgonzola e noci.
L'impasto è a scelta del cliente: si va da quello al classico a quello al kamut, da quello senza lievito a quello speciale con farina Petra.
La pizza viene cotta in tegamino, un po' per esigenze logistiche, visto che il forno è lontano dalla cucina, un po' per distinguersi dalle pizze sottili e croccanti comuni da queste parti.
Tutti gli impasti (diretti, ma con pochissimo lievito) maturano per almeno 3 giorni a freddo, in modo da ottenere la massima digeribilità: il risultato è una pizza alta ma estremamente leggera, croccante fuori e morbida dentro, con un bordo soffice e gustoso che difficilmente i clienti lasciano nel piatto, anche grazie all'attenta cottura al forno elettrico, che non fa rimpiangere quello a legna.
«Al momento stiamo studiando e sperimentando sugli impasti con il lievito naturale – spiega Marina – per me la pizza era un campo nuovo, è stata una scoperta e ho imparato un sacco di cose nuove, anche grazie ai corsi e agli incontri con i colleghi. Il lievito madre non è facile da gestire, ma ci sto lavorando su». (in foto, la Pizza Colorata: zucca, scamorza e friarielli)
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=369
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