Segnaliamo allora la Pizzeria Sancho di Fiumicino, quasi 50 anni di attività, pizzaioli da tre generazioni. Il locale è ancora oggi totalmente a gestione famigliare.
Spiegano: «La nostra è una pizza popolare, di periferia, con una grande attenzione alle materie prime e alla loro lavorazione. I nostri condimenti sono equilibrati e innovativi e, dove riusciamo, facciamo tutto in casa».
Gli impasti sono tradizionali con lievito di birra e tempi di lievitazione tra le 4 e le 10 ore. Le pizze in teglia vengono cotte nel forno elettrico sin dalle prime ore del mattino, per soddisfare i clienti che amano la colazione salata o gli studenti che la comprano prima di entrare a scuola.
Gli ingredienti sono tutti stagionali e dei dintorni, dal pescato locale di Fiumicino – col quale producono prosciutti di pesce – alle verdure dei campi di Maccarese, alle erbe aromatiche di Ostia.
Il bancone è un tripudio di bontà: tra le pizze ripiene vale una nota di merito quella con porchetta di Ariccia Igp in crosta di patata di Avezzano o quella con pomodoro di Maccarese, maionese maison e tonno messo sott’olio in casa.
Quanto alle pizze con il topping, si va dalla semplice marinara con pomodoro, erbe aromatiche e olio aromatizzato all’aglio a quella con patate aromatizzate al ginepro, asparagi selvatici, spuma di porchetta e ostriche (è realizzata con lo chef stellato Gianfranco Pascucci, nella foto al centro coi ragazzi di Sancho), fino all’altra, con prosciutto di ricciola, valeriana, vinagrette al gin e polvere di ginepro.
E se proprio non bastasse, ci sono anche i classici supplì dalla panatura leggera e fragrante. Il locale è piccolo ma ci sono tavolini e sedie all’aperto dove fermarsi per assaporare con calma tanti assaggi diversi.
Tania Mauri
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=609
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