Per fortuna però ci sono le eccezioni che smentiscono i luoghi comuni, e in Italia di pizza-ladies brave non ne mancano, da Marzia Buzzanca a Claudia Tosello.
C'è anche Mary Valeriano - 45 anni portati con grinta italo-carioca - che a fare la pizza in Italia è arrivata addirittura dal Brasile.
La storia che l'ha portata a Spinello, piccola frazione del comune di Santa Sofia, sull'Appennino tosco-romagnolo, dove oggi gestisce con il socio Cristian Crociani (ex ragioniere convertitosi alla cucina) l'Accademia del Tartufo, ristorante, pizzeria e laboratorio di arte bianca, è lunga: in Brasile, dove è nata e cresciuta, studia presso il Consolato italiano e inizia a frequentare la comunità degli expat italiani, e la loro cucina.
Nel 1990 arriva in Italia al seguito del fidanzato dell'epoca, poi diventato suo marito, e inizia a lavorare nei ristoranti della costiera romagnola.
Ma è in Toscana, dove va lavorare in un agriturismo di campagna, che scocca la vera scintilla con la cucina: «prima era solo un lavoro, lì invece è cambiato il mio rapporto con il cibo, è diventato vero piacere perché c'era un modo diverso di lavorare».
Da lì sono venute altre esperienze, due figli e molto altro fino all'arrivo all'Accademia del Tartufo, 8 anni fa, dove nasce anche la passione per la pizza: «nel locale c'era un forno a legno e così mi sono fatta insegnare da un anziano pizzaiolo della zona a fare la pizza, ma il suo metodo non mi convinceva del tutto e volevo capire meglio. Allora ho iniziato a studiare e a frequentare corsi».
Oggi Mary è un'esperta di farine macinate a pietra e grani antichi e protagonista di PizzaUp - «ma ho ancora tanto da imparare» dice con umiltà, la stessa con cui lei e Cristian preparano anche il pane, la pasta e la biscotteria per il locale e per terzi.
La pizza, sottile e croccante come piace da queste parti, è realizzata con un impasto a lievitazione naturale e condimenti semplici, con ingredienti locali e di stagione.
Tutta da guardare e da mangiare, per esempio, la coloratissima Margherita estiva con diverse varietà antiche di pomodori, da quelli gialli a quelli ramati, coltivati nel proprio orto, mentre in inverno c'e' il raviggiolo fresco e in autunno, naturalmente, il tartufo.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=406
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