Diamo (spesso) per scontato i gesti semplici. Fidandoci delle informazioni che navigano in rete, senza domandarci davvero il significato delle nostre azioni. Quando mettiamo le mani in pasta, però, abbiamo bisogno di certezze. Avere gli ingredienti giusti a portata di mano, conoscere tempistiche e temperature.
Ecco il motivo di «Lezioni di farina». Un viaggio nell’arte bianca per capire tutti i trucchi e destreggiarsi tra dolci lievitati e pizze croccanti, passando per le paste fatte in casa o il pane fragrante e le frolle dorate. Giovanni Marchetto e Giulia Miatto, i due giovani G’Trainer di Molino Quaglia, che della passione per gli impasti hanno fatto la loro professione, spiegheranno — in dodici lezioni — passo dopo passo come districarsi nel mondo dei lieviti naturali (ma casalinghi).
Farlo a casa è possibile, con i consigli giusti
Con le festività alle porte, sono in arrivo anche tutti i meravigliosi dolci della tradizione, tra cui un grande classico: il panettone. E come ogni anno il dibatto non si esaurisce: canditi o non canditi? Con la glassa o con le mandorle?
Insomma, nelle innumerevoli varianti possibili, il panettone resta un dolce che riunisce intorno ad un tavolo tutta la famiglia. O perché no le colazioni mentre si scartano i regali sotto l’albero e si sorseggia cioccolata calda, scaldati dal fuoco del caminetto.
E con gli anni gli appassionati home baker che si sono cimentati con questo Monte Everest della panificazione sono aumentati sempre di più.
È sicuramente una preparazione che richiede tempo, ma la soddisfazione di averlo impastato con le proprie mani e pazientemente atteso, sarà senza dubbio molto grande.
Essendo il panettone una ricca amalgama di ingredienti diversi, ma soprattutto molto pesanti come grassi e zuccheri, può risultare difficoltoso farlo lievitare nel modo corretto.
La problematica di sviluppo della maglia glutinica vale un po’ per tutte le ricette complesse che contengono elementi aggiunti all’impasto che necessitano dei giusti tempi d’attesa e l’impiego di farine forti. Attenzione però a utilizzarne solo di tipologie appositamente scelte per ciò che dovete realizzare e non miscelate voi stessi per irrobustire il corpo.
Ci vuole la stessa cura che richiederebbe la costruzione di una casa: le fondamenta devono essere solide prima di procedere con i piani superiori.
La presenza di un’elevata quantità di zucchero rallenta tutto il processo. Gli enzimi responsabili della lievitazione sono contenuti nella parte cruscale delle farine, se la tostatura e macinazione non ne hanno danneggiato i chicchi.
Per questo si potrebbe pensare che i panettoni con farine integrali lievitino più in fretta di quelli classici, in realtà è esattamente all’opposto perché l’alto contenuto di fibra lo asciuga, legando il liquido e frenando il processo.
Per tutti questi motivi non scoraggiatevi se nelle prime ore di lievitazione l’impasto del vostro panettone non si muoverà assolutamente, è normale: il processo è molto lento.
Abbiate cura di scegliere in ogni caso farine forti, naturali, pulite e prive di additivi. Capaci insomma di sorreggere l’evoluzione del lievitato.
Il Panettone - La Ricetta di Rolando Morandin
Ingredienti (per 6 panettoni da 1 Kg ciascuno) per il primo impasto serale:
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