Quasi all'unanimità, i migliori pizzaioli d'Italia scelgono di fare la loro “spesa rossa” in Campania, affidandosi a piccole aziende familiari, cooperative di fiducia o alla garanzia della Dop, come nel caso dei pomodori San Marzano (foto sopra, tutelati da un apposito consorzio) per esempio quelli della DaniCoop.
Società cooperativa con sede a Sarno (Salerno) che raccoglie oltre 100 soci votati principalmente alla coltivazione del San Marzano Dop, anche presidio Slow Food, e che propone anche interessanti food tour alla scoperta delle “Strade del San Marzano”.
Qualcuno predilige i pomodori del piennolo che crescono sulle pendici del Vesuvio (tra i più rinomati quelli di Casa Barone).
C'è poi chi preferisce i Corbarini dei Monti Lattari, i piccoli e saporiti pomodorini a forma di lampadina che prendendono il sapore iodato del mare e chi per alcune pizze sceglie cultivar più particolari provenienti da altre regioni, come i pomodori Fiaschetti di Torre Guaceto in Puglia (altro presidio Slow Food) utilizzati al Berberé da Beniamino Bilali e Matteo Aloe per accompagnare fiordilatte, capperi di Salina, pepe, origano e basilico in una delle pizze nel menu dell'estate 2012.
Scelta “autarchica” infine per Marzia Buzzanca da Percorsi di Gusto, che per le sue pizze spesso a km zero sceglie i pomodori e le conserve di Dora Sarchese, azienda agricola al femminile di Ortona, in Abruzzo.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=358
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