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Food & design, nasce il primo master a Milano


A proporlo è la Scuola Politecnica di Design, un corso annuale tra workshop, lezioni di gruppo e conferenze con professionisti di alto livello che prevede, a fine anno anche tre mesi di stage presso una grande azienda del settore alimentare.


Dopo il successo di Expo, il cibo e tutto il settore alimentare, hanno assunto un ruolo ancora più fondamentale per il nostro Paese. Milano è diventata la città dell’innovazione, e il futuro progetto “technopole”, nel sito espositivo della fiera, aprirà la strada a migliaia di nuove possibilità nel campo della ricerca e della tecnologia, sul food e molto altro.

Una di queste possibilità è già realtà: è da poco iniziata la seconda edizione, nella Scuola Politecnica di Design di Milano, del primo master in “Food Design” del mondo.

Obbiettivi e offerta formativa

L’obiettivo del master, in risposta alla forte crescita di questo settore dove l’Italia è punto di riferimento per il mondo, è quello di formare designer del settore alimentare che siano in grado di unire le competenze di marketing e comunicazione con la metodologia progettuale e la sensibilità del design.

Un obbiettivo ambizioso quello che si è prefissato Antonello Fusetti, Rettore e proprietario della scuola, che si è dichiarato “orgoglioso e soddisfatto del progetto unico che stiamo portando avanti”.

La modernità di questo master in food design, è rintracciabile non solo nella particolarità delle tematiche, ma anche nello svolgimento della didattica, che si articola in lezioni, gruppi di lavoro, workshop di progettazione e conferenze con i protagonisti del settore agro-alimentare e del design.

I docenti di altissimo livello e le partnership con grandi aziende del settore alimentare, quali Pepsico e Bahlsen, contribuiscono a rendere sempre più ricca l’offerta formativa per gli studenti.

Durata e requisiti

La prima edizione del corso era partita con 24 studenti nel marzo 2015, la seconda edizione, iniziata questo febbraio, ha visto come partecipanti 31 giovani laureati provenienti da 16 nazioni del mondo.

La durata del master è di 12 mesi, di cui 3 di stage, ed è rivolto a tutti i laureati italiani e stranieri delle varie facoltà scientifiche, sociali e umanistiche. La selezione, per chiunque volesse presentare domanda di ammissione, è basata sull’esame del curriculum vitae, del portfolio e su un eventuale colloquio di approfondimento. Ogni informazione è reperibile sul sito ufficiale: www.scuoladesign-spd.it.

Antonello Fusetti, Rettore e proprietario della scuola, ci spiega con entusiasmo la nascita del master e i suoi naturali sbocchi professionali, accennandoci al suo progetto neonato di “Food Ideas”. Un laboratorio di ricerca sul settore food unito al design.

Abbiamo visto che quest’anno le richieste d’iscrizione al master in food design sono cresciute molto e i corsi stanno riscuotendo un ottimo successo, com’è nata l’idea di un master con questa tematica?

«Si, stiamo avendo davvero un’ottima risposta dagli studenti, l’idea è nata in scia con Expo e risponde a una esigenza di un approccio più moderno e innovativo nel mondo del food e non solo. Il nostro obbiettivo è quello di unire i mondi del cibo e del design in un’offerta didattica moderna e unica nel suo genere».

Quando si pensa a un master professionale come questo, ci si aspetta che prepari gli studenti sulla disciplina che viene studiata, è vero anche per questo corso?

«Sono contento di poter dire di no, mi spiego meglio. Il master in food design prepara benissimo gli studenti sulle discipline che vengono trattate, ma il suo scopo è prima di tutto quello di riqualificare le personalità professionali già esistenti. Cerchiamo di unire più competenze manageriali, quali designer, progettisti, alimentari e molte altre, per creare figure professionali che abbiano quella che io chiamo “un’intelligenza emotiva”, che li permetta di affrontare ogni sfida lavorativa con un approccio sistemico e sensibile».

Quali sono gli sbocchi professionali ideali che offre questo master? 

«Vorrei premettere che ogni studente ha l’opportunità di svolgere 3 mesi di tirocinio in una grande azienda del settore alimentare, questo già gli permette di affacciarsi al mondo del lavoro e di acquisire nuove competenze. In ogni caso, gli sbocchi professionali tipo sono nelle aziende alimentari, nelle agenzie di marketing e comunicazione nel settore enogastronomico, nell’ambito della progettazione di nuovi prodotti, nelle web agency nel settore enogastronomico, in agenzie di eventi nel settore enogastronomico e in tutte quelle istituzioni nell’ambito del turismo legato all’enogastronomia».

Parlando del suo nuovo progetto “Food Ideas”, cosa ci può dire e quali sono gli obbiettivi che si prefigge? 

«Food Ideas è il primo laboratorio di ricerca sul cibo e design per l’innovazione nel settore agroalimentare. È nato da poco e il master in food design ne fa parte. Possiamo considerarlo come il brand che raccoglie le attività sul food della Scuola Politecnica di Design, quindi unisce ricerca e formazione, rivolgendosi a tutte quelle aziende del settore alimentare, piccole, medie e grandi, che hanno bisogno d’innovazione e nuove idee al proprio interno».


Nicolò Di Leo
fonte: http://corriereinnovazione.corriere.it/2016/05/27/food-design-nasce-primo-master-milano-6e71eaf0-23f2-11e6-b229-67fb25338505.shtml

Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)

 

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