Quest'anno gli ospiti dello spazio Molino Quaglia a Identità Milano 2015 seguiranno il filo che ha tracciato nel tempo la qualità delle nostre farine, da quelle macinate a pietra fino ai cereali e legumi germinati in vasche di lievito madre.
Come per ogni ingrediente di una cucina buona e sana, la conoscenza delle origini e della storia è essenziale. Anche per le farine, spesso considerate materia prima generica, di scarso valore in termini di contributo alla buona riuscita di un piatto.
Prendi la pizza, per esempio: prima della nostra Università della Pizza era convinzione comune che le farine dovessero scegliersi esclusivamente per le loro caratteristiche di elasticità e solo di tipo "0" o "00" e parlare di macinazione a pietra suonava blasfemo. "Guai se la farina avesse avuto sapore o profumo accentuato di grano".
L'esempio di Simone Padoan, ancora precedente e rivoluzionario, spingeva i più a dire che la sua non era pizza.
Sono passati solo 8 anni, ma questi discorsi sembrano lontani secoli, oggi che anche il mondo napoletano riconosce la validità in termini di gusto e contenuto nutrizionale di una farina dalle caratteristiche di Petra.
Una farina che lascia il segno in chi la prova e che in questi 8 anni ha contribuito in modo determinante a far nascere segni inconfondibili di qualità nel mondo della pizzeria italiana contemporanea.
Una visita allo spazio Molino Quaglia a Milano (8-10 febbraio 2015) condurrà lungo le tracce di questo successo che diventa segno di qualità nei prodotti che fanno propria la storia di Petra.
Piero Gabrieli
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=485
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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