In un colpo d’occhio, una piazza luminosa con un ampio belvedere sul mar Tirreno, una Chiesa Madre dedicata a San Nicola, una fontana del ‘500 con in cima una sirena e un castello del ‘400 appartenuto ai principi di Spadafora (un “castrum” con i classici quattro torrioni, uno per angolo).
La piazza, sorprendentemente, era gremita all’inverosimile, ma perfettamente organizzata con tavolini e servizio pizzeria.
Il “Fenomeno Venetico Superiore” ha un nome: si chiama Da Clara, una pizzeria-trattoria condotta da Clara Miuccio, Nino e Sergio Russo. Tanto per dare una idea, nei giorni infrasettimanali – eccetto il primo turno che è su prenotazione – l’attesa per accomodarsi al tavolo si attesta su una media di 60 minuti. Mentre nel weekend e nel mese di agosto chissà…
Il segreto del grande successo è nell’amore per questa specialità da parte dei protagonisti, e una pizza – senza inutili modestie – iperbolica.
Il viaggio a Venetico Superiore ripaga grazie ad un carosello di pizze “degustazione” che fanno invidia a celebri locali dei Quartieri Spagnoli e del Vomero. Lo stile è napoletano, la materia prima siculo-campana.
Al forno, uno Scugnizzonapoletano di Izzo, una bomba in rame a 470°C con mattone refrattario “biscotto di Sorrento”, c’è Sergio Russo.
La cottura avviene in circa 1 minuto e la pizza viene ultimata in uscita. Due gli impasti, più uno a “sorpresa”. Il primo è una Petra di tipo 1 molita a pietra naturale; mentre l’altro è un “integrale Petra 9”, solitamente di Tumminia, o ai cereali aromatizzato al malto d’orzo. La lavorazione richiede 20-24 ore di fermentazione e 36 di maturazione. A breve, delle varianti con lievito madre.
C’è di più. La deriva gourmet delle pizze ha preso qui una piega importante, tanto da coinvolgere chef di comprovata esperienza, in grado di rivedere il gusto del topping in chiave gastronomica.
Lunedì 18 giugno, infatti, ha visto come special-guest Davide Guidara, chef executive dell’hotel Eolian di Milazzo. Il risultato? Superiore. Abbiamo assaggiato:
la “Ciabatta di Armando”, un impasto con sesamo nero bio, prosciutto cotto “Speciale Branchi”, fonduta di Grana Padano DOP, olio e.v.o. Val Paradiso; la “Rosso di Mazara” con crema di zucchine, gambero rosso di Mazara, zucchine alla scapece, limone candito, foglie di menta e olio evo;
la “Marinara 2.0” con pomodoro San Marzano DOP, stracciatella di bufala campana DOP, alici di Cetara selezione DOP Delfino Battista, origano di montagna Monreale, basilico fresco a Km. 0;
il “Ricordo d’Estate” con fiordilatte ragusano, peperoni arrostiti, capperi in sale marino integrale IGP, alici di Cetara di D. Battista, basilico km. 0, olio e.v.o. aromatizzato al prezzemolo;
la “Pancia & Pancia” con pancetta arrotolata di maialino nero dei Nebrodi, filetti di tonno pinna gialla selezione TOP Delfino Battista, pomodoro semi dry, olive schiacciate siciliane, basilico Km. 0;
e per dessert, pizza “Pomodoro e basilico”, con ricotta caramellata, salsa di fragole e pomodoro con sorbetto al basilico.
E se non bastasse, potrete trovare numerose altre specialità, come la “Mortazza”, con fiordilatte ragusano, datterino giallo, mortadella di Bologna IGP, pistacchio di Bronte e basilico;
la “Giobby”, con fiordilatte misto bufala Campana DOP, pomodori Pachino, speck Südtirol IGP, granella di pistacchio di Bronte, basilico ed extravergine bio.
Da bere, birre artigianali, ad esempio la Horus Mylae di Milazzo, ed etichette regionali; e c’è persino una etichetta della casa.
Il servizio è curato personalmente da Nino Russo. Andando via, non dimenticate il gelato di limone di Clara, la ricetta si tramanda in famiglia da ben tre generazioni".
Il Romano
fonte: http://www.pizzaeprotagonisti.it/da-clara-perche-a-venetico-la-pizza-e-superiore/blog-2/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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