Qui l’arte della pizza si fonde con quella della cucina, che si occupa di tutte le lavorazioni delle materie prime che poi vengono composte in un magico equilibrio sul disco bianco.
Nulla viene lasciato al caso, in primis la selezione di prodotti e gusti del territorio, di alta qualità, preparati secondo le migliori tecniche in uno stile elaborato e sempre innovativo (il salmone, per esempio, lo affumicano loro così come preparano il ceviche internamente).
Un grande lavoro viene fatto sugli impasti, che sono di due tipi: il primo, indiretto, con farina Petra 1 per la biga e Petra 5 per il rinfresco (e un po’ di Petra 9 ); il secondo, 100% integrale e solo con farina Petra 9.
La doppia lievitazione in tegamino da 24 cm e la cottura al vapore garantiscono alta digeribilità e croccantezza dell’impasto; questo ben si sposa con i topping che cambiano ogni due mesi, seguendo l'andamento delle le stagioni (per l’autunno, per esempio, propongono porcini trifolati con guanciale di Sauris e i finferli con speck cotto a bassa temperatura e bitto d’alpeggio). Le pizze vengono farcite quasi tutte dopo la cottura in forno.
Completano l’offerta la carta delle birre artigianali belghe, inglesi e italiane e quella dei vini solo di piccoli produttori e biodinamici. Il pizzaiolo è Ricky Ritvan, albanese, che da tre anni accompagna Tarolo in questa nuova entusiasmante avventura.
Per questa pizzeria con cucina anche una location curata e piacevole con un bel patio esterno per le serate d'estate, quasi una corte a cielo aperto in alternativa alle due sale interne.
Tania Mauri
fonte: http://www.identitagolose.it/news/view.php?id=42
Foto da pagina Facebook (ndr)
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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