Artigiano della “Marca gioiosa”
All’inizio voleva fare il cuoco, Max Albanese, veneziano di Mestre. Fin da piccolo e, nonostante la madre gli ricordi le difficoltà della professione, insiste nel frequentare l’istituto alberghiero a Castelfranco Veneto (Tv), dove si innamora della vena artistica e della precisione proprie dell’arte pasticcera. Questa passione lo porterà a formarsi da maestri del calibro di Luigi Biasetto e Iginio Massari, che lo incoraggeranno a guardare oltre quella che era la pasticceria tradizionale dell’epoca.
Cresce l’entusiasmo e a 29 anni lo porta a rilevare il negozio con laboratorio dove aveva lavorato, a Treviso. Un cambio di nome per dare una svolta, e in città nasce la Pasticceria Max, che con le sue novità porta in città aria fresca e suscita la curiosità e l’interesse dei locali.
Appena apre, il maestro Albanese alza subito la qualità delle materie prime utilizzate, inserisce novità come mousse, creme leggere, abbinamenti particolari, dà un nuovo taglio ai “soliti” classici e propone tagli insoliti con spezie e oggi una linea di biscotteria vegana.
L’importanza del confronto nel settore
Dopo diversi concorsi nazionali e internazionali, nel 2004 Massimo Albanese conquista la Medaglia d’Oro della Pasticceria alle Olimpiadi Culinarie a Erfurt, in Germania, per entrare poi in AMPI, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, nel 2007, con una mousse al cioccolato fondente, bavarese al Baileys, frolla integrale e croccante di sesamo dedicata alla figlia, Irene.
«L’esperienza in AMPI è un punto molto importante, un’avventura bellissima che mette a confronto i colleghi, per altro preparatissimi, promuove scambi e incontri utili», spiega il maestro. Nel 2014 apre il secondo punto vendita, una boutique con caffetteria in centro, a due passi dalla cattedrale.
Il re del tiramisù e non solo
Treviso reclama i natali del tiramisù, considerato un dolce del territorio e uno dei più conosciti e amati al mondo, e il Maestro onorerà questa delizia tutta italiana vincendo la IV edizione del Tiramisù Day Challenge nel 2021, primo tra cento pasticceri.
Una delle sue specialità che richiama golosi “pellegrini” da fuori città, come altre preparazioni a base di mascarpone che sono tra i pilastri “dolci” della città: tra tutte, amatissima è l’opulenta e irresistibile “Bignolata”, a base di spumone al caffè e mascarpone, con piccoli bignè e gocce di cioccolato, che il figlio Emanuele, che nella bella stagione segue la parte gelateria, ha trasformato in un gelato al mascarpone che nasconde piccolissimi bignè e gelatina al caffè.
L’incontro con il cioccolato e Frédéric Bau gli spalanca le porte del fantastico mondo della pralineria e oggi il maestro è celebre anche per le sue proposte in questo campo, che spazia dalle classiche fino a quelle salate.
Francesca Tagliabue
fonte: https://www.italiaatavola.net/professioni/pasticceri/pasticceria-max-nel-cuore-della-marca-trevigiana/93212/
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