Lo constatiamo nel corso di un’altra piacevole conversazione, nel nostro itinerario “italiano” per raccontare storie e visioni dei nostri clienti: questa volta ci siamo arrampicati nell’alto Veneto per sondare più in profondità la filosofia del Pasticcere Ivan Centeleghe.
Pasticceria Centeleghe nasce 7 anni fa, nei pressi del Lago di Santa Croce, da un progetto coltivato da Ivan e dalla compagna Serena. Per Ivan questo rappresenta il punto di arrivo, ma anche di partenza. Vediamo perché.
“Nasco da una famiglia di ristoratori, pasticceri, albergatori, gelatieri – racconta. Mi hanno trasferito la passione per la cucina, per il prodotto e per questo mestiere nella sua ampia declinazione. Per anni mi sono dedicato ai fuochi, prima frequentando l’Istituto Alberghiero, poi trascorrendo un periodo di apprendistato al ristorante stellato Dolada. Quindi, ho avuto l’immenso piacere di entrare alla corte di Gualtiero Marchesi, ad Erbusco. Lì, da un giorno all’altro, mi hanno addentrato alla pasticceria e me ne sono appassionato. Cos’ho imparato dal Grande Maestro? Il culto del semplice, del pulito, del fruibile. Il cibo dev’essere comprensibile, chi lo gusta deve essere messo nelle migliori condizioni per comprenderlo e capirlo”.
Dopo Marchesi, anche Massari, Knam, Biasetto: da queste icone della pasticceria italiana Ivan ha appreso tecnica, precisione, sensibilità.
“Sin dal giorno dell’apertura cerco di portare tutto questo nella mia Pasticceria: il mio intento è unire perfezione e tecnica alla semplicità. Questa filosofia oltre a rappresentarmi è in linea con ciò che il mio territorio è pronto a recepire. Qui si amano ancora i prodotti semplici, genuini, facili da capire.
Abbiamo deciso di dare spazio alla tradizione: eseguiamo molte preparazioni tradizionali ormai in disuso, sia tra i lievitati, che tra la biscotteria per esempio.
Lavoriamo con lievito madre e lunghe lievitazioni, sposiamo (quando possibile) i prodotti di prossimità. La nostra focaccia è quella che si aspettano i bellunesi: più asciutta, meno soffice di quella consumata nelle altre province, insomma è quella della nostra tradizione.
Non amiamo le aromatizzazioni: per noi, che si tratti di piccola pasticceria, pasticceria secca o fresca, lievitati, deve emergere la qualità del prodotto, aiutata dalla mano precisa di chi lo lavora”.
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Emanuele Canaparo
fonte: https://noccioleelite.it/329/ivan-centeleghe-la-filosofia-del-semplice/
Locale segnalato da Petra (ndr)
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BREAD RELIGION
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