Il nome del locale la dice lunga sulle sue origini, stabiese di nascita, ama il sud e porta nelle sue pizze tutto ciò che riesce.
Impasta a mano lui, nella sua affezionata madia, ogni giorno. La ritiene una scelta d’amore.
Il locale è ampio, curato nei dettagli e luminoso, non una tipica pizzeria, ma una di quelle dallo stile tutto nuovo.
La sua pizza invece è legata alla tradizione napoletana e sa interpretarla davvero bene. L’impasto è leggero, morbido e scioglievole in bocca. Gli ingredienti di qualità, come la mozzarella de Il Casolare e tanti presidi Slow Food.
Gli abbinamenti in carta interessanti che fondono nord e sud come l’affettato di tartufo Savini e il Conciato Romano di Le Campestre o l’ortolana con funghi cardoncelli, Radicchio rosso di Treviso Igp, pomodoro del Piennolo e papaccelle.
Tutto il suo lavoro punta all’eccellenza, dal legno di faggio in forno al food cost che spesso non riesce a contenere a suo discapito…ma vuoi mettere la soddisfazione del cliente che, fra le tante, predilige i sapori veraci della salsiccia e friarielli?
La sua preferita? Non ha alcun dubbio: la margherita, e anche io mi ritrovo perfettamente nei suoi gusti, la sua versione della pizza più classica è ben fatta, con grande esaltazione di un ottimo pomodoro e un superbo olio.
Il fine pasto, rigorosamente campano, tanti dolci, ma pastiera tutto l’anno!
Assolutamente da provare.
Alessandra Farinelli
fonte: https://www.pizzaontheroad.eu/una-pizza-napoletana-a-treviso/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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