Federico, in particolare, per curiosità personale comincia a studiare impasti, farine e procedimenti della panificazione e della pizza napoletana e arriva a lavorare di notte e gratis pur di apprendere di più, Francesco invece si appassiona ai vini a 360° e segue i corsi di sommelier con l’AIS Comuni Vesuviani.
La rivelazione
Federico viene a sapere che a Roma c'è un corso specifico, tenuto da Gabriele Bonci, titolare del celeberrimo Pizzarium è vera e propria star della pizza. Si iscrive, inizia a studiare e un po’ alla volta diventa amico di Bonci che lo porta a visitare le sue attività e gli disvela un universo. Federico si appassiona alla panificazione a lunga maturazione e dopo un po’ inizia a produrre i bun per hamburger a lievitazione naturale di 24 ore che ancora oggi prepara per Gigione. Su consiglio di Bonci, frequenta quindi l’API (Associazione Pizzerie Italiane) di Angelo Iezzi, tra i grandi maestri della panificazione romana di qualità, con cui approfondisce la conoscenza dell’arte bianca. E prosegue ad approfondire sulle orme di Massimo Bosco, Ezio Marinato, Giuliano Pediconi, Davide Longoni, Simone Padoan, Piergiorgio Giorilli, Cristian Zaghini, Luca Pezzetta e Pino Arletto.
I Vesuviani
Federico e Francesco nel 2017 decidono quindi di fare il gran salto e, non senza sacrifici, nel luglio 2018 aprono a Castello di Cisterna, esattamente al confine di Pomigliano D’Arcola pizzeria I Vesuviani dove offrono, assieme alla pizza tradizionale (realizzata con impasti eccelsi), pizz'in teglia.
La pizza in teglia
Lunga lievitazione e cottura, appunto, in teglia, "Pizza in teglia" è decisamente diversa dalla pizza tradizionale napoletana ma capace di conquistare fin dal primo morso anche i palati più esigenti: l'esterno è croccante e fragrante, l'interno una nuvola leggerissima, in un equilibrio straordinario che la rende tanto buona quanto intrigante.
A rendere irresistibilmente seducente la pizza in teglia, in uno con l'impasto di base, sono anche i condimenti, selezionati tra il meglio dei prodotti disponibili e abbinati in maniera sorprendete: gamberi di Mazzara del Vallo, burrata di Andria, San Marzano Dop, mortadella di Andria, pistacchi di Bronte, olio Evo selezionatissimo e così via.
Per un'esperienza full immersive, c'è l'originale accompagnamento di bollicine suggerito da Francesco per ogni tipologia di pizza: a partire dallo spumante di Falanghina per le entrée in un crescendo che arriva alla birra champagnata artigianale.
Ovviamente tutto nel massimo rispetto delle norme anti-covid.
Redazione Napoli Today
fonte: https://www.napolitoday.it/social/pizza-migliore-napoli-i-vesuviani.html
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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