Inaugurato lo scorso 31 dicembre da due eoliani, Fabrizio Famularo e Valentina Marino, che hanno deciso di portare oltremanica le prelibatezze della loro terra, “Pane cunzato – pizza & more” racchiude in pochi metri quadrati tutte le bellezze dell’arcipelago, dal cibo, con un trionfo di cucunci, capperi e ricotta, alle immagini delle “sette sorelle” affisse alle pareti, con il mare del Tirreno che illumina il cielo grigio d’Inghilterra.
“Questo progetto vede interessati tutti eoliani doc che parlano con il cuore della loro terra d’origine”, spiegano i due imprenditori, marito e moglie, in una lettera inviata ai giornali eoliani, ringraziando tutti i conterranei che hanno contribuito alla realizzazione del loro sogno british: un nutrito team di isolani che ha aiutato Fabrizio e Valentina nella scelta delle foto, nella cura degli arredi e nella spedizioni dei prodotti.
“Pane cunzato – pizza & more” non è però l’unico ristorante interamente eoliano di Londra. Il primo locale ad alzare le saracinesche nella capitale inglese si chiama infatti “Iddu” (in onore del vulcano di Stromboli) e porta la firma prestigiosa di Luca Del Bono: imprenditore di padre liparoto e madre inglese, cofondatore del club di servizi superlusso “Quintessentially”, titolare di una compagnia immobiliare di successo e amico intimo di Carlo d’Inghilterra (al quale, per il 60° compleanno, regalò 60 limoni di Lipari).
Inaugurato nel 2015, “Iddu” è un intimo bistrot siciliano che fa parte dell’esclusivo South Kensington Club (di cui è proprietario lo stesso Del Bono), uno spazio di 7mila metri quadrati con un monumentale desk d’ingresso ricavato da un unico blocco di pietra lavica dell’Etna e una piscina di acqua salata che viene direttamente dal mare delle Eolie.
Fiore all’occhiello di “Iddu”, aperto tutti i giorni dalle 7:30 alle 22:00 al 44 di Harrington Road, è ovviamente la cucina, con un menu che spazia dalla pasta alla norma agli involtini di melanzana, dal caffè della ditta “Barbera” alla caponata, con prodotti importati dalla Sicilia (in vendita all’interno del ristorante), cocktail tipici come il “Salina Spritz” e una vasta scelta di vini nostrani. E se il cibo non bastasse, a rimarcare l’identità eoliana del locale c’è pure l’arredamento: i tavolini del locale, infatti, sono realizzati interamente in pietra lavica ceramizzata. Un piccolo pezzo di Iddu in terra d’Albione.
Marino Rinaldi
fonte: http://www.letteraemme.it/2018/02/09/pane-cunzato-la-cucina-eoliana-alla-conquista-londra/
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