Una sala principale di ispirazione rustica e una veranda a vetri si affacciano sul meraviglioso porticato antico. Siamo appena fuori Milano, alla “Trattoria dei Cacciatori”.
Seguire le stagioni è un must ormai. E qui si resta fedeli alla tradizione.
La carne protagonista per tutto l’anno si alterna a ricette fresche e leggere arricchite di verdure soffici e deliziose, durante il periodo primaverile ed estivo.
Il flan di finferli e zucchine con salsa al parmigiano soddisfa il desiderio di morbidezza e freschezza, il cotechino “estivo” servito con una dolcissima giardiniera homemade, rende l’intera portata incredibilmente fresca al palato.
E ancora gnocchetti verdi con salsa al parmigiano, polenta profumata con il tenero e succulento brasato, l’”orecchia di elefante” con le sue patate al forno, soddisfano ogni esigenza.
Anche le dolcezze servite a fine pasto seguono un percorso stagionale, frutta e morbidezza quando la temperatura si alza e grida alla leggerezza, ma appena i primi maglioni spuntano nell’armadio, creme e mascarpone fanno capolino nella carta del ristorante.
Il servizio resta impeccabile da anni, così come i tovagliati bianchi, gentilezza ed eleganza (senza eccessi) conciliano il pasto e appagano i sensi.
I costi superano la soglia della media, ma sono giustificati dalla selezione delle materie prime e dalle creazioni dello chef.
Per gli amanti delle “escursioni” fuori Milano, la Trattoria dei Cacciatori rimane una meta consolidata. Per chi desidera invece nuove esperienze, lontano dal caos meneghino, consiglio di passare a dare un’occhiata e assaggiare un po’ di tradizione.
Luca Banfi
fonte: https://chiaramaci.com/alla-trattoria-dei-cacciatori-un-viaggio-nella-campagna-meneghina/?fbclid=IwAR1T5tCX4LrFhMP8kTjgk6wm75KWGJKwKAqa1Rg0oqzIQRMZdh5c5zIUoHU
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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