Roberto Ferrone alle pizze, già vincitore del premio Emergente Pizza 2019 di Luigi Cremona e Lorenza Vitale, riesce a coniugare originalità di condimenti su una base di impasto realizzato con tutti i crismi del caso per portare in tavola un prodotto fatto ad arte, condito in modo originale e indubbiamente ottimo. Il menù propone anche qualche piatto cucinato ma le pizze sono senz'altro il loro punto forte.

Una selezione sfiziosa che oltre alle classiche elenca anche fantasiosi abbinamenti di ingredienti, tutti selezionati tra i migliori del mercato e incentrati principalmente su prodotti regionali e di stagione.

Impossibile non partire con i fritti, che vengono serviti su un'apposita alzatina in deliziosi cartocci e, tutti ben fatti - ça va sans dire - annoverano i tradizionali supplì, le mozzarelline fritte, poi ancora le polpettine di ceci e degli ottimi fiori di zucca ripieni di mozzarella e alici. Quanto è vero che se fatte bene le ricette classiche sono sempre l'approdo più sicuro: in altre parole "Fritti squisiti!"

Le pizze assaggiate sono portate in tavola una alla volta, già tagliate in spicchi e pronte per una sorta di degustazione davvero interessante.

La prima, una prosciutto di Bassiano e fichi con stracciatella di burrata. Impasto soffice, leggero, lievitazione eccellente che ben sostiene il fresco condimento di stagione. La dolcezza dei fichi, la cremosità della stracciatella e la giusta sapidità dell'ottimo prosciutto laziale si combinano in un boccone di meraviglioso equilibrio.

La seconda è per me la migliore: una pizza fuori menù ma che dovrebbe essere sempre disponibile per la selezione estiva - crema di peperoni, cnel di baccalà mantecato e polvere di olive...fantastico match dove il baccalà la fa da padrone esaltato dal gusto piacevolmente amaro della polvere di olive nere e dalla crema dei rossi e dolci peperoni che proprio in questi mesi regalano il loro meglio.

Ultimo assaggio a chiudere il percorso è una Porchetta di Ariccia, fior di latte, provola affumicata e chutney di albicocche. Di certo la pizza dal sapore più deciso, ingentilito dalla rinfrancante freschezza delicatamente acida della salsina di albicocche che sposa la verace intensità e grassezza della porchetta. Parlano una lingua locale quindi queste pizze. Una vera delizia per chi ama sperimentare e, una volta ogni tanto, spingersi oltre la solita ma sempre irrinunciabile Margherita.

Giusta selezione di vini con qualche etichetta anche fuori regione ma soprattutto una proposta di birre del micro birrificio romano Mustacanus, dal latino mosto da cui deriva il nome della località Mostacciano nella periferia sud della capitale, aperto quasi per gioco nel 2013 e che in poco tempo ha raggiunto una qualità superba. Ho scelto la loro Hypatia, omaggio a ragione e scienza, ultima nata, una American pale ale ambrata, delicatamente agrumata e leggera che ha accompagnato sia i fritti che le tre pizze con rinfrescante precisione. Alle spine invece la scelta è Birrificio Poretti.

Tra i dolci, tutti fatti in casa ad eccezione dei Tartufi gelato di Pizzo Calabro, opto per una rivisitazione della cheesecake servita però al bicchiere e guarnita con more di rovo; la pesca, con crema alla Marsala su una base di croccante di mandorle. Sui dolci un fresco e profumato liquore all'alloro, anche questo di produzione home made with love.

Anche la Balduina ha quindi il suo piccolo tesoro per chi non può fare a meno di mangiare una pizza eccellente e da qualunque parte di Roma si parta, qui Al 384 c'è il posto perfetto per chi come me la mangerebbe ogni giorno senza stancarsi mai.


Iolanda Maggio
fonte: https://www.doctorwine.it/gourmet/dove-mangiare/al-384-roma-balduina-e-la-sua-pizzeria-vincente

Locale segnalato da Petra (ndr)

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