Parliamo di una pizza dove gli ingredienti di alta qualità (di qui il costo) diventano protagonisti e la base lievitata un supporto alla creatività di pizzaioli e chef.
Uno dei protagonisti di queste nouvelle vague è Luigi Acciaio, che ha locali in Campania e in Calabria e due settimane fa ha aperto «Com’era è», in corso Savona a Moncalieri.
Acciaio è un vulcano di idee e ha anche brevettato una macchina impastatrice. Usa le farine del molino Petra e prodotti dop.
Tra le sue creazioni la pizza fassona, con una tartare di fassona; la lemon pizza (impasto al limone), con mozzarella di bufala, salmone scozzese affumicato, gamberetti e affettato di limone della costiera amalfitana; oppure ancora la cetarese, dove ci sono filetti di tonno, sgombro di Cetara, alici, pomodorini corbarini.
Per chi ama i sapori forti, la lardo e fichi, con formaggio blu erborinato, lardo al basilico e fichi del Vesuvio sciroppati al peperoncino.
Rocco Moliterni
fonte: https://www.lastampa.it/2016/08/07/societa/cucina/reportage/a-tavola/recensione/sulla-pizza-da-gourmet-c-la-fassona-jX03uZJqXQdfO8RK4ZCgLJ/pagina.html
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
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