Da Roberta’s, al 261 di Moore Street, Brooklyn, telefono +1.718.4171118, la pizza è fatta con grande cura.
Il forno (foto), naturalmente a legna, viene dall’Italia, le farine sono biologiche, l’impasto lievitato con pasta madre e con la bella stagione la maggior parte degli ingredienti arrivano dall’orto di casa sul terrazzo del vecchio Garage che nel 2008 il patron Carlo Mirarchi ha trasformato nel regno della pizza di qualità.
E da quest’anno lo spazio per l’orto è aumentato con l’acquisto di un cortile vicino. Siamo oramai al centimetro zero. L’uso di materie prime locali, tutto quello che non si riesce a fare in casa (farine comprese) viene dai produttori di Green Market, qui è una missione. Roberta’s ha anche una radio che trasmette buona musica e dibattiti sull’ecosostenibilità e buona alimentazione.
Il menu comprende 7 pizze e un calzone, ma queste cambiano frequentemente. Si parte dalle più semplici, ovvero la Margherita e la Rosso, che sarebbe poi la Romana, quella senza mozzarella, ma poi è tutto un crescendo in contaminazioni.
La Bee Sting mescola un po’ di miele con la salsa di pomodoro e poi aggiunge la soppressata: deliziosa. Guanciale & Egg, con uovo e guanciale, è più che un pasto completo: gustosa. Cheeses Christ è in fondo una quattro formaggi con pepe: importante.
Il menu non si ferma alle pizze e tutto quello che esce dalla cucina invece che dal forno sta conquistando sempre più il pubblico che si spinge a Morgan Av, 8 fermate di metropolitana (linea L) da Union Square.
Anche il pane è fatto in casa ed è considerato tra i migliori di New York. Comunque, perché così si usa, alla fine uno la pizza la può costruire a suo piacere, si possono aggiungere ben 20 ingredienti su quel disco di pasta cotto alla perfezione, da fare invidia a tante pizzerie italiane.
Stefano Vegliani
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=351
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.