Che nella veronese Saporè non smette mai di pensare, sperimentare e percorrere nuove strade.
Provando a utilizzare anche i germinati (in questo caso della crusca), veri e propri concentrati vitali di proteine, vitamine e sali minerali. Di facile e veloce assimilazione da parte dell’organismo.
Della serie, energia pura a disposizione, veicolata da una pizza ottimamente lievitata, vaporosamente alveolata e di estrema digeribilità.
Preparata per far bene a pancia e palato. “Soprattutto se come farcitura o imbottitura non compaiono prodotti di derivazione animale”, spiega Renato. Che ha già verificato come la versione green venga apprezzata anche da chi vegan non è.
Del resto, le materie prime usate sono gustose, solari e volutamente autunnali.
In pratica? Una pizza in teglia alla romana, soffice all’interno e croccante nella parte esterna, pronta a sublimare in un vero vegan street food vocato all’equilibrio e all’armonia.
Presentato in rettangoli di benessere che, se tagliati a metà e riempiti, possono contemplare crema di zucca, porri (cotti a bassa temperatura), stracchino di riso, seitan (ridotto a listarelle e stufato con pomodoro e spezie indiane), spolverata di gomasio (sesamo e sale) e pioggia di semi vari a conferire un senso crispy alla morbidezza.
Mentre, se farciti al top, possono prevedere tofu al mango e curry, ceci (sbollentati e conditi), cavolo nero (saltato in padella), zucca cotta e porcini crudi.
Per un forte accento vegetale su una pietanza essenzialmente naturale. Ma ricca di colore e calore, sapore e sapere. Dopotutto, la salute vien mangiando. Anche la pizza.
Cristina Viggè
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=424
Foto dal Web (ndr)
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