A seguire direttamente la Pizzeria Leon D’Oro troviamo sempre uno dei figli di Elia, Pietro, mio coetaneo e compagno di liceo, anche se in sezioni diverse. Ed è stato proprio in occasione di una rimpatriata tra compagni di scuola che ho avuto il piacere di riscoprire questo locale in pienissimo centro città.
Prima ancora del cibo, a colpire è la location: a due passi dall’Arena si apre un giardino esterno, illuminato con tanta cura da essere un meraviglioso biglietto da visita sia in inverno, quando se ne può ammirare l’ampio respiro, che in estate, quando invece ad accogliervi saranno i numerosi tavoli e l’atmosfera vivace tipica delle serate più calde.
Il locale è ospitato in un palazzo dell’Ottocento, all’interno gli arredi sono più moderni ma comunque molto caldi e accoglienti. Una chicca sono i quadri fatti realizzare a mano da una ragazza di Verona, io ho passato metà della serata (quando non ero impegnata a mangiare) a leggere tutte le scritte, le citazioni e le riflessioni. L’ho trovato un modo davvero elegante e originale di impreziosire le pareti della sala.
Ma cominciamo a parlare di cibo. Ovviamente, il piatto forte è uno: la pizza! Nessun ingrediente della preparazione è lasciato al caso. La farina per la pasta è ottenuta macinando a pietra grano 100% italiano e mantiene intatti fibre, enzimi e sali minerali.
L’impasto viene lasciato maturare per 48 ore e lievitare per 6 ore, tutto a temperatura controllata. Si ottiene una base leggerissima, digeribile e particolarmente croccante.
Per quanto riguarda gli ingredienti per le farciture, sono tutti di provenienza italiana, con particolare attenzione alle eccellenze del territorio veronese.
Con una presentazione così, le aspettative sul gusto saranno altissime…e, fidatevi, non verrano assolutamente deluse! In generale è una pizza che consiglio a chiunque ami l’impasto abbastanza sottile e croccante, con un buon bordo morbido ma assolutamente non gommoso, molto diverso da quello tipico napoletano!
Prima di iniziare con le pizze, voglio consigliarvi cosa ordinare da bere: la birra Charlotte, in particolare la Acapulco Summer Ale, non pastorizzata e non filtrata. È una birra bionda, leggera e rinfrescante, dai sapori un po’ esotici. Io me ne sono completamente innamorata, consiglio a tutti almeno una volta di provarla!
Va bene, adesso possiamo parlare di cose da mangiare. Ed ecco a voi una carrellata di tutte le pizze che ho avuto modo di assaggiare nelle mie (2) visite:
Iniziamo con la mia preferita: la Bufala 2020. È una pizza speciale fuori menù, con pomodoro, pomodorini confit, mozzarella di bufala in uscita, abbondante basilico e un giro d’olio. Ha tutti i sapori, i profumi e, ovviamente, i colori della nostra bellissima Italia!
L’altra pizza fuori menù è per gli amanti del pesce e dei sapori delicatissimi: base bianca, pomodorini, formaggio spalmabile e salmone affumicato.
Alla Pizzeria Leon D’Oro c’è anche un’opzione per i nostri amici vegani, dai sapori pieni e decisi: una pizza rossa senza mozzarella (ovviamente!), con cipolla rossa, carciofini, olive taggiasche, pomodorini confit e basilico.
Alla cena di classe avevo assaggiato anche una fettina della pizza crudo e burrata e me ne ero completamente innamorata, così la seconda volta che sono stata a cena ho praticamente costretto chi era con me ad ordinarla, in modo da poterne mangiare metà e metà, ma non preoccupatevi, la scelta (per quanto forzata) ha portato ad una mini degustazione davvero interessante.
Se della Bufala 2020 ho già parlato prima, della Crudo e Burrata posso dire che la base croccantissima si sposa alla perfezione con i due ingredienti principali, entrambi serviti in uscita. La burrata è morbida e fresca, mentre il crudo è dolcissimo e tagliato sottile sottile, tanto da sciogliersi in bocca. Che dire, un’accoppiata bomba.
Tenersi un posticino per il dolce è d’obbligo, sono tutti preparati in casa con la massima cura. Sono talmente buoni che sconsiglio vivamente di ordinarne uno da dividere…finireste solo per litigarvi l’ultimo pezzettino (e ve lo dico perché è successo davvero!).
Io ho assaggiato: la torta di mele calda con crema alla vaniglia, senza ombra di dubbio una delle migliori (se non la migliore) torta di mele che io abbia mai mangiato.
…e il tiramisù, composto espresso direttamente nel piatto. Non ho nemmeno fatto in tempo a fotografarlo tutto intero, questo la dice lunga su quanto sia irresistibile!
Dopo tutto questo parlare di sapori, una menzione speciale va fatta anche allo staff, sono tutti ragazzi giovanissimi, simpatici, cordiali e molto attenti.
In un momento storico in cui le pizze gourmet sembrano spopolare, la Pizzeria Leon D’Oro ha una proposta decisamente più “classica”, ma non per questo scontata. Anzi, un ritorno alla tradizione, ai sapori semplici, agli accostamenti senza voli pindarici è certamente apprezzabile.
La ricerca c’è e sta a monte della proposta, si concretizza nella cura con cui ogni ingrediente viene scelto e la si sperimenta direttamente, morso dopo morso".
Autore: Bibi Advisor
fonte: http://www.bibiadvisor.it/pizzeria-leon-doro-verona/
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
Iscriviti e ricevi le novità nella tua email.