A Ferrara, nella splendida città rinascimentale. Proprio accanto a uno dei tesori nascosti della corte estense: il giardino delle Duchesse, voluto da Ercole I d’Este sul finire del Quattrocento.
Così è cominciata l’avventura di Slurp - da Mary e Giò, pizzeria (che presto guadagnerà un’altra cinquantina di coperti) capitanata dal duetto Marina Orlandi e Giovanna Baratella. Due amiche. Due socie.
Pronte a offrire il meglio della cucina emiliano romagnola. Anche sulla pizza. Sì, perché fra le “speciali” in carta compare la "Sugosa", preziosa di pomodoro, fiordilatte e salama da sugo artigianale.
Anche se Mary non ha perso la sua vocazione dolce. La tenerina al cioccolato e alla zucca confermano.
Per la serata "donnedipizza - donnedicuore"?
Hanno portato la loro firma d’autore. Proponendo una pizza da degustazione arricchita da baccalà, fiordilatte di Agerola, cipolla caramellata e spolverata di nocciole tostate.
Alla base: un impasto figlio di Petra Evolutiva, la farina simbolo di diversità che Molino Quaglia ha messo a punto dopo un incontro con l’associazione Simenza - cumpagnìa siciliana sementi contadine, presieduta da Giuseppe Li Rosi.
Un grano evolutivo, illuminato e intelligente, coltivato biologicamente in Sicilia e proveniente da un miscuglio di semi dalle spiccate capacità di ambientamento nella bella isola.
Della serie, quando sono la natura e il clima a selezionare il meglio per l’uomo.
Una pizza gustosa quella di Mary e Giò, accompagnata per l’occasione dalla "Ribò" del birrificio friulano Gjulia. Un’altra bionda ad alta fermentazione, rifermentata e affinata in bottiglia.
Il suo segreto? L’aggiunta di mosto di ribolla gialla, che dona freschezza e mineralità.
Cristina Viggè
fonte: http://www.fuorimagazine.it/blog/shooting/?permalink=quello-che-le-donne-dicono-e-fanno
Leggi il testo integrale nel link FONTE (qui sopra)
BREAD RELIGION
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