Il tema di quest’anno: «Per uno come me la a “Sana intelligenza” significa mettersi in discussione e creare un gruppo di lavoro con cardiologi, nutrizionisti e agronomi».
Obiettivo Sanacore, ossia la pizza consigliata a chi abbia problemi di cuore poiché il suo impasto di farine non raffinate, semi di lino e sale iposodico e il suo topping di zucca, radicchio, ricotta vaccina e un giro di extravergine significano meno sodio e grassi di origine animale, a favore di quelli vegetali, un più basso indice glicemico e una maggiore presenta di antiossidanti e vitamine (foto).
Il tutto, con meno di 600 Kcal: insomma, per dirla con Pepe, «passare dalla pizza buona alla pizza buona e sana».
Non è l'unico cambio di prospettiva: nella Margherita sbagliata la mozzarella va subito in cottura, il pomodoro alla fine (a proposito, è un pomodoro riccio di agricoltura di prossimità, a Caiazzo, "figlio" del progetto Arruoliamo contadini, sposato da Pepe: in questo caso l'ortaggio è ricco di antiossidanti, non richiede acqua, il gusto si concentra senza bisogno di trattamenti, figlio com'è di un terreno non più coltivato per 20 o 30 anni e quindi ora fertilissimo).
Il pizza-chef è un artigiano che potrebbe rinunciare all'energia elettrica, «ricordo quando lavoravo con mio padre e ogni tanto mancava la luce. il nostro è un mestiere che può/deve farne a meno».
Poi però mostra la sua grande intelligenza: perché rivendicare il passato, la tradizione, il gesto artigiano, non significa rinunciare a evolversi: «Il futuro della pizza è il contadino, l'agronomo ma anche il ricercatore che inventa questa macchina» e indica Scugnizzo, il forno elettrico con le prestazioni di un forno a legna inventato da una ditta napoletana.
E lui, che fa da sempre impasti a mano, cerca l'impastatrice che possa uguagliarne i risultati.
Redazione Identità Golose
fonte: http://newsletter.identitagolose.it/email.php?id=494
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