La rivoluzione gourmet di Firenze Santa Maria Novella insegna altro: una stazione che, con la riqualificazione, ha cambiato il suo modo d’essere trasformandosi da un punto di transito, e di passaggio a un luogo d’incontro dove andare non soltanto per prendere un treno e partire, ma anche per restarci e trascorrere qualche ora mangiando bene.
Dai Fratelli Cuore aperti 24 ore alle mini porzioni di Reale, alla finocchiona di VyTA. Santa Maria Novella, nell’ultimo anno, è diventato un capolinea importante della ristorazione fiorentina. Tra la prospettiva del viaggio e quella dell’attesa, insomma, c’è spazio per la buona cucina.
«Il nostro obiettivo è di portare in stazione cibo di alta qualità, così come già accade da anni nel Nord Europa» dice Pasquale Caprarella, gestore del ristorante, griglieria e pizzeria Fratelli Cuore aperto a settembre 2015 lì dove prima c’era la vecchia biglietteria.
Un luogo che era abbandonato, e che ora è stato valorizzato. «Nessuno di noi di solito pensa di poter mangiare una buona pizza in stazione – dice - il nostro progetto invece mira a questo. Introdurre qui la qualità italiana a ottimo livello».
Prima dei lavori di Grandi Stazioni a Santa Maria Novella erano presenti soltanto due locali dedicati al food per circa 500 metri quadri. Ora, in pochi anni, «i locali sono diventati 12 tra primo piano e galleria commerciale – spiega la controllata di Ferrovie che si occupa di riqualificare i grandi scali italiani - con un’offerta che ha superato i 1.500 metri quadri».
Gli ultimi in ordine di tempo sono la gelateria Venchi, la pasticceria caffetteria Don Nino in galleria e VyTA Santa Margherita di fronte ai binari 12 e 13 dove prima c’erea la sala d’attesa di prima classe.
«C’è stata una virata di tutta la ristorazione di Santa Maria Novella – spiegano da Grandi Stazioni – con eccellenze locali e un’attenzione particolare rispetto al cambio di esigenze e utilizzo che viene fatto della stazione».
Basta pensare all’esperienza di Reale, il tapas bar aperto negli spazi della Palazzina Reale sul binario 15 e su via Valfonda. «Abbiamo introdotto un modo diverso di mangiare – spiega Aldo Settembrini, ideatore del Reale – creando in stazione una location più metropolitana e internazionale frequentata non solo da chi viaggia ma anche dai fiorentini».
Dal 28 aprile,ad esempio, intorno alla fontana esterna alla Palazzina nascerà la Corte Reale, 8 differenti chioschi con cibo di strada: dagli arrosticini ai prodotti siciliani, dal lampredotto alla piadina al gelato di Vivoli. «Ridiamo quest’area chiusa da anni ai fiorentini», dice Settembrini.
«Sono piccole chicche gourmet – continua Grandi Stazioni – che indicano come anche in stazione si può mangiare bene più che sopravvivere».
Gerardo Adinolfi
fonte: https://firenze.repubblica.it/toscana-gourmet/2016/04/14/news/a_firenze_la_stazione_e_gourmet-137621505/
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